11 Ottobre 2010

Brasile, l’açaí di Raimundo

 

Intervista con Raimundo Abreu de Brito

Raimundo, direttore di Cofruta e presidente della Federazione delle cooperative di agricoltura familiare ed economia solidale dello stato del Parà (Fecafes). Credits: Alessandro Ugolini/OxfamItalia
Raimundo accanto alla pianta di acai

Raimundo è direttore di Cofruta e presidente della Federazione delle cooperative di agricoltura familiare ed economia solidale dello stato del Parà (Fecafes), principale beneficiaria del progetto “Frutta tipica e valorizzazione delle capacità delle cooperative locali”.
Cofruta é partner di Oxfam Italia dal 2008, anno di inizio dell´esecuzione del progetto “Frutta in filiera ética”, finanziato dalla COOP, e ha recentemente realizzato la prima esperienza di esportazione di polpa di açaí verso l´Italia.

Raccontaci della tua cooperativa.
Cofruta è una cooperativa fondata nel marzo 2002 dalla necessità di commercializzare i prodotti dei produttori del municipio di Abaetetuba, che erano organizzati in associazioni e sindacati ma che non avevano carattere commerciale. La cooperativa riunisce 67 soci, 24 donne e 43 uomini.

Di cosa ha beneficiato Cofruta?
Cofruta ha beneficiato di macchinari per la lavorazione della polpa del frutto e di formazione degli agricoltori per produrre prodotti di qualità e in quantità maggiori, in modo da garantirne l’esportazione.

Cosa è cambiato nella cooperativa grazie al progetto?
La possibilità di congelare il prodotto ha aumentato la capacità di immagazzinamento della produzione e garantito la qualità del post raccolto.

Quale è la prospettiva di collaborazione futura?
I nostri futuri obiettivi sono l’ampliamento ulteriore del mercato e il consolidamento della Federazione delle cooperative di agricoltura familiare e dell’economia solidale dello stato del Parà, Fecafes, che mira a integrare le esperienze delle cooperative della regione del basso Tocantin, e che è attualmente appoggiata dal progetto di Oxfam Italia.

A cura di Alessandro Ugolini, Oxfam Italia

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