23 Settembre 2015

Vertice UE sull’immigrazione: adesso servono corridoi sicuri

 
Confine Serbia-Ungheria

Urgenti ulteriori interventi per il reinsediamento dei tanti accolti fuori dalla Ue, anche attraverso i ricongiungimenti familiari. Inaccettabile che oltre 3 mila migranti perdano la vita ogni anno nel Mediterraneo: occorre potenziare le operazioni di soccorso.


In vista della riunione dei capi di Stato e di Governo dell’Unione europea prevista per oggi pomeriggio a Bruxelles, Oxfam esprime apprezzamento per la decisione presa ieri a maggioranza dalla riunione dei ministri Giustizia e Affari interni di procedere all’adozione di un sistema di ripartizione dei richiedenti asilo giunti sul territorio europeo.


L’Unione Europea ha finalmente dato prova di saper uscire dall’attuale situazione di stallo, dimostrando di poter prendere decisioni significative grazie alla guida della grande maggioranza degli Stati membri. – afferma Alessandro Bechini, direttore dei programmi in Italia di Oxfam –  Ci auguriamo che la stessa volontà politica venga espressa e trovi attuazione concreta per rispondere ai bisogni delle persone che richiedono asilo sul territorio europeo, rispettando i loro diritti”.


Servono ulteriori passi in avanti per far fronte ai bisogni dei tanti migranti che scappano per terra e per mare da guerra, fame e persecuzioni. – continua Bechini –  Chiediamo pertanto ai capi di Stato e di Governo che si riuniranno oggi pomeriggio di assumere impegni concreti volti a istituire corridoi legali e sicuri per permettere a chi è in fuga di rifugiarsi nei paesi dell’Unione europea”.
In particolare, Oxfam chiede agli Stati dell’Unione europea di rafforzare il meccanismo di reinsediamento (resettlement) dei tantissimi rifugiati accolti oggi al di fuori dell’Unione europea, a partire da una revisione e un ampliamento delle possibilità di ricongiungimento familiare, permettendo così alle persone più vulnerabili di poter arrivare in maniera sicura in Europa.


E’ urgente rafforzare le operazioni di soccorso umanitario – conclude BechiniNon possiamo accettare che ogni anno oltre 3.000 persone perdano la vita cercando di attraversare il Mediterraneo. Chiediamo inoltre che gli ‘hotspot’ in Italia e Grecia siano luoghi in cui le persone che arrivano vengano trattati con dignità, rispettando i loro diritti fondamentali”.


Oxfam ritiene essenziale aumentare la cooperazione con i Paesi terzi per combattere le cause profonde che spingono oggi migliaia di persone a fuggire dal proprio paese, anche in vista del prossimo vertice tra l’Unione europea e l’Unione africana del 6-7 novembre a La Valletta.


Il lavoro di Oxfam per l’accoglienza dei migranti
Oxfam Italia lavora per l’accoglienza dei richiedenti asilo che arrivano sul territorio italiano, con programmi di assistenza legale e sanitaria. E’ inoltre impegnata in Serbia e Macedonia per dare risposte ai bisogni delle tantissime persone che transitano su questa rotta per chiedere asilo ai paesi dell’Unione.

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