Forti precipitazioni ed acquazzoni sono sempre più difficili da predire nello Zimbabwe e per questo è difficile per agricoltori come Ipaishe capire il momento più adatto per la semina.
Ipaishe ha forza e passione, così come le altre donne della sua comunità. Tutte insieme fanno parte di un progetto di irrigazione , che punta ad adattare le tecniche di coltivazione ai cambiamenti climatici, così che gli agricoltori dello Zimbawe possano produrre abbastanza cibo per sfamarsi, a prescindere dalle condizioni climatiche.
“A Gutu sopravviviamo grazie all’agricoltura, è l’unico mezzo di sostentamento che abbiamo. Il cibo che produciamo ci permette di restare in salute e di essere forti. Se produciamo più cibo, lo possiamo vendere per pagare rette scolastiche e medicine.
Se guardiamo il cielo e ci accorgiamo che non pioverà abbastanza, abbiamo paura di non aver cibo per tutti. Se diminuiamo troppo le porzioni , questo avrà ripercussioni sulla vita e la salute dei nostri figli.
Osservando i problemi che stiamo affrontando, dobbiamo accorgerci che la responsabilità è di tutti. Parte da noi agricoltori, che dovremo smettere ad esempio di tagliare e bruciare alberi. Una volta fatto ciò saremo in grado di condividere le nostre preoccupazioni con chi è al potere, così che possano iniziare a risolvere i nostri problemi. Siamo noi, per primi, che dobbiamo portare alla ribalta i problemi.