9 Febbraio 2021

RIENTRO A SCUOLA: OXFAM E “CON I BAMBINI” AL FIANCO DEGLI STUDENTI ARETINI, A RISCHIO ABBANDONO E DISPERSIONE SCOLASTICA

 

Arezzo, 9 febbraio 2021 –  Oxfam al fianco di oltre 500 studenti stranieri e italiani della provincia di Arezzo a rischio di abbandono e dispersione scolastica, ora impegnati in un lento ritorno alla normalità dell’attività didattica, dopo lo sconvolgimento causato dalla seconda ondata di contagi da Covid-19.

Tante le attività messe in campo in 5 scuole aretine e rivolte all’aiuto nella didattica a distanza, al sostegno all’apprendimento dell’italiano, alla preparazione degli esami di scuola media e molto altro. Anche attraverso i progetti “Bella Presenza” e “Mentori per la resilienza, selezionati da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Tra le scuole coinvolte: gli istituti comprensivi Margaritone, Severi, IV Novembre e di Castiglion Fiorentino, il liceo scientifico F. Redi e l’ITIS Galileo Galilei.

Il tutto nel contesto della provincia di Arezzo, dove il tasso di dispersione scolastica pari al 21%, resta il più alto in Toscana. Una situazione aggravata dall’aumento esponenziale del numero di minori che nel 2020, a causa della pandemia, si sono ritrovati in povertà assoluta o relativa: in Toscana sono tra il 7 e l’8% del totale, mentre a livello nazionale erano già oltre 3,3 milioni prima dello scoppio dell’emergenza Covid e stanno continuando ad aumentare.

“Con la pandemia la situazione sociale, economica e culturale dei minorenni è nettamente peggiorata, le disuguaglianze e i divari che sono alla base della povertà educativa si sono acuiti – ha detto Lorenzo Luatti ricercatore e formatore per Oxfam Italia dei programmi di contrasto alla povertà educativaLaumento del numero di minori finiti in povertà assoluta o relativa e che rischiano di abbandonare la scuola o recuperare un ritardo irreversibile negli studi, non sarà una parentesi, ma qualcosa che ci porteremo dietro per molto tempo. Con il lavoro iniziato dal primo lockdown stiamo osservando come sono sempre di più i minori, anche in provincia di Arezzo, che letteralmente non possono seguire le lezioni a distanza, per la mancanza di tablet e pc o che non riescono ad essere seguiti con percorsi didattici mirati a compensare la mancanza parziale o totale di lezioni in presenza.Ragazzi che rischiano di non essere preparati per gli esami finali dei diversi cicli di scuola, di passare da un anno scolastico all’altro senza le competenze necessarie o che semplicemente rischiano di scomparire dal sistema scolastico, come nel caso di tanti minori stranieri”.

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