7 Marzo 2011

Annie Lennox, 8 marzo: vi esorto a fermarvi e a pensare

 
Annie Lennox e Nonkululo; Nonkululo è Hiv positiva e insegna alle altre donne sudafricane a far valere il proprio diritto al trattamento. Credits: MikeOwen/Oxfam
Annie Lennox, ambasciatrice di Oxfam

“Sono scioccata, delusa e arrabbiata che in un mondo dove l’uomo è arrivato sulla luna e dove le persone possono collegarsi istantaneamente online da ogni parte del mondo, gli uomini e le donne non sono ancora uguali.


Le statistiche fanno riflettere. Attraverso il globo, la violenza contro le donne provoca più morti e disabilità tra le donne in età fertile del cancro, della malaria, degli incidenti stradali e della guerra insieme.
Anche nella Repubblica Democratica del Congo devastata dalla guerra, è più sicuro essere un soldato che una donna. Le donne fanno i due terzi del lavoro nel mondo, per un misero 10% del reddito mondiale e possiedono solo l’1% dei mezzi di produzione. E, fino recentemente, nel parlamento britannico c’erano più uomini di nome David e Nick che donne.


In occasione del centenario della giornata della donna, vi esorto a fermarvi e pensare. Lo scorso anno, ho fatto proprio questo.
Ho partecipato all’evento del Millennium Bridge a Londra, uno dei 119 eventi che hanno coinvolto 20.000 donne attraverso quattro continenti. E’ stata una potente e commovente manifestazione di forza. Vi ho conosciuto molte donne meravigliose, in prima fila per la parità, la giustizia e la pace. Ma sono rimasta colpita da quante altre incredibili donne non fossero lì. Mi è sembrato che alcuni abbiano pensato che abbiamo già raggiunto l’uguaglianza. Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. Si, ci sono stati enormi passi in avanti dal 1911, ma abbiamo ancora una montagna da scalare. Dobbiamo perseverare per il bene delle nostre figlie, delle nostre nipoti, e delle generazioni a venire.


Motivata e ispirata, mi sono convinta che insieme potremmo fare una forte pressione. E così si è formata la Equals coalition, un gruppo di organizzazioni che includono Oxfam, ActionAid,  Amnesty International, Care International UK, The Fawcett Society, Plan
International, Save the Children, The White Ribbon Alliance For Safe Motherhood, Women’s Aid and Women for Women International. Insieme, vogliamo riaprire il dibattito sull’uguaglianza. Voglio che le celebrazioni del centenario di quest’anno rappresentino un punto di svolta, un catalizzatore per un cambiamento positivo e tangibile.


Nonostante il fatto che metà della popolazione del mondo è donna, i diritti delle donne sono stati catalogati come una “questione di minoranza”. Molte giovani donne sentono che l’appellativo di “femminista” sia, nel miglior caso possibile, irrilevante per le proprie vite e, nel peggior caso, uno stigma da evitare a ogni costo.

Macchiato da stereotipi di coloro che odiano gli uomini, il concetto di femminismo e i suoi principi di uguaglianza e anti sessismo devono essere aggiornati e richiesti da una nuova generazione. Il  femminismo non deve essere una parola che inizia con F. Dovremmo abbracciarla.


Dal Malawi a Manchester, le donne non hanno viato grandi cambiamenti nell’ opportunità di vita. Dall’India all’Illinois, le donne affrontano la violenza per essere femmine. Dei 1.3 miliardi di persone che vivono in povertà estrema nel mondo, la maggioranza è donna. Per molte, solo avere un’istruzione è una vera e propria battaglia, decisioni come chi sposare e quando avere bambini sono prese da altri, e senza indipendenza economica o potere decisionale nel loro futuro le chances per le donne di uscire dalla trappola della povertà sono virtualmente non esistenti.

Sia che tu sia una donna o un uomo, questo ti riguarda. E tu sei parte della soluzione. L’impatto della disuguaglianza è sentito da ogni donna nel mondo – i tuoi amici, la tua famiglia, i tuoi colleghi, i tuoi vicini, le persone a cui hai inviato una mail oggi, la donna nella macchina accanto a te, le facce che vedi in tv e le voci che senti alla radio. Quanti hanno subito un abuso o sono state vittime di discriminazione oggi?

Il centesimo anniversario della giornata mondiale della donna è fra un momento. Rendiamolo un momento che conti. Rendiamolo un momento che duri.

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