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NUOVA VALUTAZIONE DEGLI IMPEGNI DI MARS, MONDELEZ E NESTLÉ

Dopo aver lanciato la campagna Scopri il Marchio nel febbraio 2013, abbiamo presto ottenuto che Mars, Mondelez e Nestlé conducessero valutazioni di impatto sulla diseguaglianza e la discriminazione di genere nelle loro filiere, e pubblicassero un piani d’azione chiari ed efficaci per affrontare le questioni sollevate.

Le tre Big del cioccolato producono o comprano quasi un terzo del cacao di tutto il mondo. Oxfam, più di 100.000 sostenitori, investitori preoccupati e organizzazioni alleate hanno interpretato questi impegni come un passo importante per la lotta alla diseguaglianza di genere.

Ora però abbiamo condotto una valutazione indipendente dei progressi delle aziende del cacao per vedere se hanno davvero rispettato gli impegni presi pubblicamente.

Cosa dice il rapporto?

A ormai ben più di un anno di distanza da i loro impegni, Mars, Mondelez e Nestlé devono fare di più per mantenere le promesse fatte alle donne lavoratrici del cacao.

Il rapporto analizza quattro valutazioni d’impatto sul tema genere e piani d’azione pubblicati per la Costa d’Avorio (tutte tre le aziende) e Ghana (solo Mondelez), dove le compagnie si riforniscono della maggior parte del loro cacao. Ogni compagnia ha fatto passi importanti verso l’uguaglianza di genere, ma è Mondelez quella che al momento ha rispettato più impegni. La valutazione d’impatto di Nestlé è stata la più completa, ma l’azienda non è riuscita ad accogliere una maggioranza delle raccomandazioni nel suo piano d’azione. Invece la valutazione d’impatto e il piano d’azione di Mars sono risultate le più deboli.

Come le coltivatrici di cacao possono ottenere di più?

Mars, Mondelez e Nestlé possono ancora riuscire a rispettare gli impegni presi per le donne se affronteranno le questioni principali. Le tre compagnie dovrebbero:

  • Commissionare ricerche supplementari sugli impatti subiti dalle lavoratrici donne pagate e non pagate come lavoratrici familiari in Costa d’Avorio e Ghana.
  • Fornire soluzioni specifiche e realizzabili ai vincoli che impediscono alle donne di diventare coltivatrici di cacao dirette nella loro filiera.
  • Chiarire pubblicamente come e quando pubblicheranno e implementeranno le valutazioni d’impatto e i piani d’azione per il “prossimo” principale paese in cui si riforniscono di cacao (ad esempio, il secondo più grande paese fornitore per l’azienda o un paese in cui è favorevole per la compagnia implementare le proprie attività).

Come le aziende del cacao possono fare di più per i diritti delle donne?

Alla World Cocoa Conference e ChocoVision a giugno, abbiamo visto che le compagnie sono state proattive sulle questioni  relative alla produzione del cacao, e l’uguaglianza di genere era sulla lista. Un’altro importante momento è stato il lancio della CocoaAction, che si è proposta come uno sforzo collettivo per la sostenibilità della produzione del cacao. Aspettiamo ora di vedere come l’iniziativa continuerà. Solo due settimane fa alWorld Cocoa Foundation’s Annual Partnership Meeting, gli stessi attori del settore sono tornati a discutere della sostenibilità del cacao. Abbiamo incoraggiato cautamente l’iniziativa.

Quest’anno abbiamo visto un’attenzione positiva sulla comunità e l’empowerment delle donne nella discussione orientata al settore industriale. Detto questo, vorremmo vedere più attori locali e internazionali, come governi, agricoltori, ONG ed esperti, coinvolti nel dialogo con le aziende e nel lavoro sull’eguaglianza delle donne e sulla sostenibilità il prossimo anno.

Con alle porte le feste natalizie – il momento in cui si consuma più cioccolato nell’anno – ci auguriamo un 2015 sempre più dolce.