Braccianti agricoli

Per milioni di persone, il lavoro nell’agricoltura è associato a povertà, lavoro minorile, condizioni rischiose e la costante incertezza del lavoro stagionale. La pagella Scopri il Marchio esamina le politiche e gli impegni presi dalle grandi aziende per tutelare i diritti dei braccianti agricoli, denunciando le basse retribuzioni, le cattive e insicure condizioni di lavoro e lo sfruttamento minorile.

Come è calcolato il punteggio?

Abbiamo valutato le informazioni rese pubbliche dalle 10 Big dell’alimentare sulle loro politiche e i loro impegni sull’approvigionamento di prodotti agricoli dai paesi in via di sviluppo. La pagella esamina sette temi, ognuno allo stesso modo, affrontando questioni innovative che richiedono un dibattito e un dialogo rigorosi tra aziende, società civile ed esperti del settore. Scopri di più…

Agisci ora
Migliaia di persone come te hanno chiesto a Mars, Mondelez e Nestlé di migliorare le loro politiche per le donne che lavorano nella filiera del cacao… e sono state ascoltate! Ma c’è ancora molto da fare perché le 10 Sorelle del cibo diano vita ad un sistema alimentare che funzioni per tutti: la gara è iniziata!

Scopri come puoi fare davvero la differenza e spingere questa aziende a comportarsi meglio

Cosa indica il punteggio?

  1. 8 - 10Buono
  2. 6 - 7Discreto
  3. 4 - 5In via di miglioramento
  4. 2 - 3Debole
  5. 0 - 1Molto debole
  1. Unilever

    Punteggio
    8

    In tema di diritti dei lavoratori, Unilever riconosce e adotta molti standard internazionali. Potrebbe, tuttavia, ancora migliorare nel garantire che i propri fornitori rispettino i diritti fondamentali del lavoro e, come le altre aziende, deve fare molto di più per far sì che i lavoratori percepiscano un salario minimo.

    Scopri i punteggi delle aziende sugli altri temi
  2. Coca Cola

    Punteggio
    6

    Le politiche di Coca-Cola verso i braccianti agricoli sono piuttosto buone sotto molti punti di vista, ma per avere un impatto reale, l’azienda deve impegnarsi a garantire un reddito minimo a tutti i braccianti della propria filiera.

    Scopri i punteggi delle aziende sugli altri temi
  3. Nestle

    Punteggio
    6

    Nestlé raggiunge un punteggio alto per i diritti dei lavoratori, ma l’azienda può fare molto di più per far sì che i lavoratori della sua filiera possano uscire dalla povertà. Nestlé deve analizzare i salari che questi percepiscono, in modo da confrontarli con i salari minimi di riferimento. L’azienda dovrebbe inoltre sviluppare una strategia per innalzare i salari più bassi.

    Scopri i punteggi delle aziende sugli altri temi
  4. Associated British Foods

    Punteggio
    4

    ABF oggi riconosce alcuni diritti fondamentali dei lavoratori e, a differenze di altre aziende nella classifica, ha preso un impegno esplicito per garantire un salario minimo. Tuttavia ABF dovrebbe adesso adottare una strategia per l’innalzamento dei salari più bassi.

    Scopri i punteggi delle aziende sugli altri temi
  5. Mars

    Punteggio
    4

    Le politiche di Mars sostengono, in linea generale, i diritti dei braccianti agricoli e l’azienda ha preso un nuovo impegno in merito ai Principi Guida su Imprese e Diritti Umani delle Nazioni Unite. Tuttavia, come la maggior parte delle 10 Sorelle, Mars ha pochissime informazioni specifiche sui lavoratori della propria filiera e non si impegna a pagare loro un salario minimo decente.

    Scopri i punteggi delle aziende sugli altri temi
  6. Mondelez

    Punteggio
    4

    Mondelez è costantemente salita in classifica sul tema dei braccianti agricoli, ma non ha ancora preso impegni per un reddito minimo nè ha stabilito un dialogo costruttivo e continuativo con i sindacati che rappresentano i braccianti della propria filiera.

    Scopri i punteggi delle aziende sugli altri temi
  7. Danone

    Punteggio
    3

    Una sconcertante mancanza d’informazioni evidenzia come Danone, che pur ha firmato le convenzioni internazionali sul lavoro, non abbia alcuna conoscenza del numero di persone impiegate nella propria filiera di produzione. Perciò non è una sorpresa che l’azienda non riconosca problematiche come quella dei bassi salari e dei rischi che i lavoratori con contratti instabili devono affrontare.

    Scopri i punteggi delle aziende sugli altri temi
  8. General Mills

    Punteggio
    3

    General Mills migliora lentamente ma in modo costante sulla questione dei braccianti agricoli. L’azienda deve ancora costruire un dialogo costruttivo e continuativo con i sindacati di riferimento.

    Scopri i punteggi delle aziende sugli altri temi
  9. Kelloggs

    Punteggio
    3

    Lento ma costante miglioramento da parte di Kellogg in tema braccianti agricoli. L’azienda avanzerebbe ulteriormente stabilendo un dialogo costruttivo e continuo con i sindacati che rappresentano i braccianti della sua filiera produttiva.

    Scopri i punteggi delle aziende sugli altri temi
  10. PepsiCo

    Punteggio
    3

    PepsiCo ha del lavoro da fare per garantire i diritti dei lavoratori. L’azienda non sembra possedere un sistema per classificare i paesi ad alto rischio per il lavoro forzato o i bassi salari. PepsiCo deve sapere dove sono maggiori i rischi per i diritti dei lavoratori, per poterli garantire in modo effettivo.

    Scopri i punteggi delle aziende sugli altri temi