QUESTO NATALE SOSTIENI OXFAM CON LA TUA AZIENDA

Dall’audit etico sociale alla valutazione d’impatto sui diritti umani

Corporate news e approfondimenti > Dall’audit etico sociale alla valutazione d’impatto sui diritti umani

Per anni, gli audit etici sociali sono stati considerati la principale garanzia di responsabilità nelle catene di fornitura globali. Attraverso ispezioni e verifiche, le aziende hanno cercato di assicurare condizioni di lavoro eque e rispetto dei diritti fondamentali. Ma col tempo è emerso un limite sostanziale: gli audit, per loro natura, si fermano al controllo. Raramente riescono a produrre cambiamenti duraturi o a risolvere le cause profonde delle violazioni.

Oxfam, che da anni lavora accanto a imprese, comunità e lavoratori per promuovere la giustizia sociale, ha analizzato a fondo questo modello e ne ha evidenziato le criticità. La conclusione è chiara: non basta più “verificare”, serve capire, coinvolgere e trasformare.
Per questo l’organizzazione propone un approccio diverso, più profondo e partecipativo, basato sulla Human Rights Impact Assessment (HRIA), la valutazione d’impatto sui diritti umani.

 

Perché gli audit etici non bastano

Gli audit etici nascono con buone intenzioni, ma spesso si trasformano in procedure di conformità formale. Il sistema degli audit presenta infatti dei limiti strutturali:

In poche parole, come diciamo spesso ad Oxfam:

«Gli audit possono identificare sintomi, ma non curare le cause della violazione dei diritti umani».

Quindi controllare non basta. Per generare cambiamento serve un approccio partecipativo e trasformativo.

 

L’alternativa: la valutazione d’impatto sui diritti umani

La Human Rights Impact Assessment (HRIA) è una metodologia che va oltre la logica dell’audit. Analizza come le attività di un’azienda influenzano i diritti delle persone, non solo dei propri dipendenti, ma anche di chi lavora nella filiera, delle comunità locali e dei gruppi più vulnerabili.

A differenza dell’audit, la HRIA:

Non è un controllo a posteriori, ma un processo di apprendimento continuo.

Crediti: Nana Kofi Acquah/Oxfam
Crediti: Nana Kofi Acquah/Oxfam

Le caratteristiche chiave della metodologia Oxfam

Nel suo lavoro di Advisory, Oxfam adotta un modello di valutazione d’impatto basato su cinque principi fondamentali:

1. Partecipazione effettiva. I lavoratori, le comunità e i gruppi vulnerabili partecipano attivamente alla valutazione, non sono solo oggetto di analisi.
2. Trasparenza. I risultati vengono resi pubblici e accompagnati da un piano di miglioramento.
3. Analisi delle cause strutturali. Si indaga come modelli di business, pratiche di prezzo e contratti influenzano i diritti umani.
4. Integrazione dell’analisi di genere. Ogni valutazione considera l’impatto differenziato sulle donne e promuove azioni correttive specifiche.
5. Accountability e follow-up. L’azienda viene accompagnata nel monitoraggio e nella verifica periodica dei progressi.

In questo modo, la HRIA non è un documento statico, ma un percorso di trasformazione condivisa.

 

Dall’audit alla valutazione: cosa cambia in pratica

L’audit fotografa un momento, la HRIA racconta un processo. L’audit verifica se un fornitore rispetta determinate regole, la HRIA aiuta l’azienda a capire se il suo modo di operare genera impatti negativi e come evitarli. Per noi ad Oxfam la differenza è sostanziale:

Audit etico sociale Valutazione d’impatto sui diritti umani (HRIA)
Controlla la conformità dei fornitori Analizza l’impatto complessivo dell’azienda
Output: report di verifica Output: piano d’azione partecipato
Approccio unidirezionale Approccio dialogico e trasformativo
Basato su standard Basato su evidenze e contesto locale
Focus sul rischio reputazionale Focus sui diritti delle persone

Con la HRIA, l’attenzione si sposta dal “rispetto delle regole” al rispetto delle persone.

 

Quando una HRIA fa la differenza: esperienze e risultati

Oxfam ha condotto valutazioni d’impatto in diversi Paesi e settori, collaborando con imprese e stakeholder locali. Tra i le varie esperienze citiamo:

Questi casi dimostrano che un approccio basato sui diritti umani crea valore condiviso: migliora le condizioni di lavoro, rafforza la reputazione aziendale e costruisce fiducia tra impresa e società civile, oltre che fornire preziose informazioni per definire le strategie aziendali e i piani di sviluppo.

 

Cosa possono fare oggi le aziende

Per chi vuole superare la logica del controllo e abbracciare un approccio realmente responsabile, il primo passo è integrare la valutazione d’impatto sui diritti umani nella propria due diligence aziendale. Oxfam Advisory supporta le imprese in questo percorso, offrendo formazione, facilitazione e strumenti di analisi partecipata per:

Oggi più che mai, il rispetto dei diritti umani non si misura in checklist, ma nella capacità di ascoltare, comprendere e migliorare. Gli audit possono essere un punto di partenza, ma solo una valutazione d’impatto partecipativa può generare un cambiamento reale.

 

Vuoi capire come trasformare la tua due diligence in un processo di crescita condivisa?

Scopri come Oxfam Advisory accompagna le aziende nello sviluppo di Human Rights Impact Assessment efficaci, trasparenti e capaci di creare valore per le persone e per il business.

Condividi su:

Resta aggiornato sulle prossime iniziative, news e opportunità dedicate alle Aziende

    informativa sul trattamento dei miei Dati Personali e di prestare il mio consenso (che potrò in ogni caso successivamente revocare) all’utilizzo dei miei dati personali.*