Promuovere i diritti umani

Lavazza per la tutela dei diritti umani nella catena di fornitura in Colombia

Il Gruppo Lavazza sta portando avanti con Oxfam un progetto focalizzato sui diritti umani e i diritti dei produttori e dei…

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CON PRINCES PER LA FILIERA DEL POMODORO “MADE IN PUGLIA”

Oxfam Italia e Princes Industrie Alimentari (PIA), società che gestisce il più grande stabilimento in Europa per la trasformazione del pomodoro, insieme a Coldiretti e ai sindacati di Foggia, hanno dato vita ad una collaborazione per diffondere pratiche etiche, strumenti e formazione presso aziende e lavoratori del comparto locale del pomodoro e contrastare gli episodi di sfruttamento. Lo scopo è quello di promuovere la filiera del pomodoro “Made in Puglia” dal campo alla tavola dei consumatori.

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VINO ITALIANO E DIRITTI UMANI: L’INDAGINE DI OXFAM PER SYSTEMBOLAGET

La valutazione d’impatto sui diritti umani –(HRIA) “The workers behind Sweden’s Italian wine”, che il monopolio svedese degli alcolici Systembolaget ha commissionato a Oxfam, ha svelato alcuni rischi sistemici e potenziali per i diritti umani nelle proprie catene di approvvigionamento del vino in Italia. Systembolaget ha già iniziato ad attuare le raccomandazioni di Oxfam per prevenire, mitigare ed eliminare i rischi nella propria filiera.

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BOLTON GROUP E OXFAM: INSIEME PER UN’ECONOMIA UMANA

Oxfam e Bolton Food  hanno stretto nel 2020 una partnership trasformativa per innalzare gli standard di tutela dei diritti umani nella filiera della pesca. L’obiettivo è quello di costruire una filiera più equa, dove inclusione, eliminazione delle disuguaglianze, parità di genere e rispetto di diritti e di condizioni di lavoro sicure e dignitose siano garantite a tutti i suoi componenti. La partnership prevede una road map quadriennale fino al 2024, con un processo di analisi della filiera del tonno di Bolton Food a livello globale da parte di Oxfam.

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Promuovere salari dignitosi

I salari per i 40.000 lavoratori nelle piantagioni di tè del Malawi si sono man mano incrementati a partire dal 2015. Il divario rispetto al salario di sussistenza è sceso di oltre il 25% e i principali marchi di tè hanno rafforzato il loro impegno in Malawi come Paese d’origine delle loro miscele di tè.

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