28 Febbraio 2012

La nostra risposta alla crisi alimentare nel Sahel

 
Chad, Etta Brahim Senussi con i figli. Senza pioggia, i suoi animali stanno morendo e Etta non sa come sfamare i bambini. Credits: Andy Hall
Chad, Etta e i suoi bambini

La regione del Sahel, nell’Africa occidentale, è colpita da una grave crisi alimentare, preannunciata già dalla scorso anno. La comunità internazionale stima che riguardi circa 12 milioni di persone.

Guarda un breve video messaggio del viaggio di Baaba Maal, ambassador Oxfam in Sahel.

Chad, Burkina Faso, Mali, Mauritania e Niger stanno ancora una volta sperimentando insicurezza alimentare dovuta a una varietà di ragioni, inclusi gli alti prezzi degli alimenti, raccolti poveri causati dalle mancate piogge, invasioni di insetti e alluvioni.

Oxfam si sta attivando per andare incontro ai bisogni immediati della popolazione più vulnerabile, puntando a raggiungere 1.2 milioni di persone attraverso cinque paesi con aiuti di prima emergenza.

In Burkina Faso, Oxfam sta lavorando in più di 80 villaggi dove sono stati identificate le persone più vulnerabili e ha iniziato i programmi di cash for work, coinvolgendo le comunità in attività di prevenzione in relazione ai cambiamenti dell’ambiente. Provvediamo inoltre mangime per il bestiame e per quei piccoli animali che rappresentano la fonte primaria di sopravvivenza per le comunità di pastori. Data la situazione in Mali, Oxfam inizierà inoltre un programma rivolto ai rifugiati nel Nord del Burkina Faso. Globalmente, assisteremo 100.000 persone.

In Chad, dove le famiglie più povere sono state colpite dalla crisi già prima dello scorso anno, Oxfam ha aumentato i propri programmi nelle aree al di fuori della capitale N’Djamena. Gli interventi riguardano acqua e sanità, riparazione di pozzi, sostegno ai piccoli mercati gestiti dalle donne, e trasferimenti diretti di denaro alle comunità colpite. Ci rivolgiamo anche ai gruppi di pastori, per tutelare la salute del bestiame. Oxfam è nel paese da più di 45 anni.

Il deterioramento della situazione nel Nord del Mali ha costretto migliaia di persone a rifugiarsi nei paesi vicini. Questo influenza le attività di Oxfam intorno a Gao, ma stiamo aprendo altri programmi in altre zone. La città di Kayes nel Mali occidentale è stata duramente colpita dalla crisi alimentare e Oxfam sta provvedendo direttamente. Globalmente, l’aiuto riguarderà circa 350.000 maliani.

L’area a nord e ovest della Mauritania è stata anch’essa colpita dalla crisi e Oxfam ha velocemente dovuto riconvertire i propri programmi di sviluppo in interventi a carattere emergenziale e umanitario, iniziando a lavorare con le famiglie più povere nelle regioni di Gorgol e Brakhna, puntando a raggiungere circa 70.000 persone. Il nostro lavoro sostiene le comunità di pastori fornendo foraggio per gli animali, sistemando i pozzi e garantendo sovvenzioni economiche. Implementeremo inoltre i nostri programmi per garantire risorse idriche sicure e prevenire le malattie trasmesse attraverso l’acqua. A 1300 donne verrà data l’opportunità di coltivare orti comunitari, pompando l’acqua direttamente dal fiume.

Anche i pastori in Niger sono minacciati dalla crisi, che ha fatto lievitare i prezzi degli alimenti base. Insieme ai nostri partner, raggiungeremo 450.000 persone, fornendo tra l’altro voucher per l’acquisto di beni alle famiglie più bisognose nelle zone di Tillabery e Tahoua. Aiuteremo anche le famiglie che stanno ospitando i rifugiati provenienti dal Mali con un sostegno diretto.

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