7 Marzo 2011

8 marzo 2011: 100mo anniversario della Giornata della donna

 
Congo, Mary Robinson con Nyaradzai Gumbonzvanda (YWCA). Credits: OxfamGB
Mary Robinson, dal 1997 al 2002 Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani

Nel centesimo anniversario della giornata internazionale della donna, milioni di persone nel mondo celebrano oggi i progressi fatti.

Le ambasciatrici di Oxfam Annie Lennox, Kristin Davis, Angelique Kidjo e Scarlett Johansson invitano a celebrare il 100mo anniversario della giornata internazionale della donna l’8 marzo 2011 e renderlo uno stimolo per un cambiamento positivo.


Annie Lennox: “E’ cambiato molto dal 1911, ma c’è ancora molta strada da fare. La disuguaglianza di genere continua a permeare tutti i settori della società, dalla salute all’istruzione, alla politica al lavoro e alla cultura. Il centenario della giornata internazionale della donna è un’opportunità per promuovere ancora un mondo più giusto e stimolare una nuova generazione di uomini e donne a lavorare insieme e far sì che l’uguaglianza di genere sia reale”. Leggi l’intero pezzo che Annie Lennox ha scritto per noi per la giornata della donna.


Mary Robinson: “ C’è stato un grande progresso sui diritti delle donne negli ultimi 100 anni dalla prima celebrazione della prima giornata internazionale della donna. Ma milioni di donne in tutto il mondo stanno ancora subendo discriminazione nella lotta quotidiana per nutrire la propria famiglia.  Le donne e le ragazze si stanno muovendo – non possono aspettare altri 100 anni per vincere la battaglia per l’uguaglianza”.


Kristin Davis:  “Nei miei viaggi come ambasciatrice di Oxfam, sono rimasta colpita di quante donne agricoltori ho incontrato nei paesi africani. Queste donne coltivano la maggior parte del cibo nei paesi poveri nel mondo, spesso senza avere uguale diritto alla terra. Sono fortemente colpite dal cambiamento climatico. Queste donne avrebbero le chiavi per risolvere la fame nel mondo, se solo gli fosse data una voce e uguaglianza nelle loro comunità.”


Dal 1911 ci sono stati miglioramenti significativi nei diritti delle donne, ma la strada verso l’uguaglianza è ancora molto lunga. Questo centenario rappresenta un’opportunità cruciale per portare attenzione sulle disuguaglianze ancora in atto e stimolare un cambiamento positivo.
La negazione dei diritti basilari delle donne è una delle principali cause della povertà. Mettendo al centro del nostro lavoro i loro diritti, diamo a milioni di donne il potere sulle proprie vite e lo strumento per superare la povertà e la sofferenza.


Le donne e il cambiamento climatico
Il cambiamento climatico sta devastando le vite delle persone con manifestazioni imprevedibili ed estreme, distruggendo i raccolti e rendendo più difficile per i più poveri, in particolare le donne, sfamare le proprie famiglie. Il vertice di Cancun ha stabilito l’immediata creazione di un fondo per il clima per aiutare i più poveri ad adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici. I bisogni delle donne devono essere considerati prioritari dal momento che sono loro le più colpite, e le prime a dover cercare soluzioni per affrontarne le conseguenze.


Le donne e la giustizia alimentare
Le donne producono la maggior parte del cibo nel mondo e ciò nonostante tutto il sistema agricolo le penalizza. Le donne mancano di potere decisionale – dalla gestione casalinga fino all’arena internazionale; raramente posseggono la terra che lavorano; e lottano per avere aiuti governativi e appoggio garantito agli uomini. E’ tempo che il ruolo cruciale delle donne nello sfamare il mondo sia riconosciuto e tempo che ricevano l’appoggio e l’assistenza che meritano.


Le donne e l’aumento dei prezzi del cibo
Le donne e i bambini che vivono in povertà saranno i più colpiti se il prezzo del cibo continua a salire. In molti paesi sono le donne a sfamare le proprie famiglie e, nei tempi duri, è la donna a privarsi del cibo per far sì che i figli e il marito abbiano da mangiare.
I governi devono agire adesso, e insieme, per aiutare coloro che sono colpiti dalla crisi e fermare la fame che costringe quasi un milione di persone ad andare a letto affamati ogni sera.

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