30 Luglio 2012

Africa che non è Africa

 
Donna con chicchi caffè,Dominicana. Credits: OxfamItalia
Caffè, la scelta dei chicchi

Nel dossier reportage-fotografico di Nigrizia di luglio-agosto, lo sguardo malinconico di un giornalista-scrittore sulla Repubblica Dominicana. Il reportage del giornalista Andrea Semplici, dove convivono il gusto dell’incontro e l’ansia dello spaesamento, che si sofferma su una realtà molto particolare: i Bateyes. Si tratta di piccoli villaggi immersi nelle piantagioni dove vivono haitiani e dominicani mescolati insieme. Cosa rara per due popoli vicini geograficamente ma tenuti lontani dai muri del pregiudizio e del razzismo. Qui invece la convivenza è forse resa possibile dalla povertà estrema in cui versano queste persone. Non è il primo lavoro con noi: Andrea ha infatti scritto La ruta del cafè, la storia dei coltivatori di caffè in Dominicana. Oxfam Italia ha lavorato molto sul tema dello sviluppo agricolo, raggiungendo risultati importantissimi. Produttori di caffè prima disorganizzati e che vendevano il prodotto a bassi prezzi agli intermediari locali (li chiamano coyotes e non credo ci sia bisogno di spiegazioni), adesso sono organizzati in una cooperativa di 2.000 produttori che, dopo un lavoro di miglioramento quali-quantitativo della loro produzione, vendono oggi il caffè a prezzi altissimi a compratori internazionali (Italia, USA, Danimarca, Giappone, etc). Da questi progetti è nato appunto La ruta del cafè un libro/foto che racconta la storia di una comunità di contadini produttori di caffè della provincia di Salcedo, fra le più povere della Repubblica Dominicana, che ha creduto fortemente nella sua terra ed è stata capace di ribaltare il proprio destino.

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