Per i ragazzi che vivono l’incontro con le diverse culture che animano Firenze si tratta di una vera e propria esperienza di educazione interculturale: l’obiettivo è infatti quello di superare i pregiudizi e le paure e favorire il dialogo interculturale tra insegnanti, allievi e “accompagnatori multiculturali”, esempi di positiva inte(g)razione.
Cosa si fa durante la passeggiata?
Il primo percorso ideato va da Piazza Santa Maria Novella per via Palazzuolo fino a Borgo Ognissanti, luoghi che hanno reso Firenze un crocevia di culture nel corso dei secoli. Si cammina tra i profumi di negozi, ristoranti, botteghe, luoghi di cura e di culto, banchi del mercato, si incontrano persone provenienti da paesi lontani e si parla con loro, si scopre la storia delle migrazioni, si assaggiano cibi. Chiude la passeggiata la visita ad Anelli Mancanti (www.anellimancanti.org), splendida realtà di volontariato che realizza molte attività di sostegno alle comunità straniere presenti a Firenze e dove tutti possono sentirsi a casa.
Cosa si impara?
Parole in una lingua straniera, l’importanza della conoscenza e del rispetto delle culture e tradizioni dei migranti, dei prodotti del territorio toscano e di quelli che arrivano da lontano, il significato concreto di parole come “sostenibilità”,“inte(g)razione”, “intercultura”.
Chi accompagna?
Ausra, Guilherme, Chinwe, Tania e altri accompagnatori interculturali provenienti ad esempio da Ucraina, Romania, Nigeria, Brasile, etc. Tutti parlano l’italiano e almeno una o due lingue straniere tra cui inglese.
Firenze Migranda fa parte del network Città Migrande, (www.cittamigrande.it) che riunisce le Passeggiate Migrande nelle città di Torino, Milano, Firenze, Genova, oltre ad altre città italiane ed europee.