20 Novembre 2023

Crisi idrica: cosa significa davvero vivere senz’acqua

 

La crisi idrica è una delle tante facce della crisi climatica. Per questo, spieghiamo cosa significa vivere senz’acqua partendo dal suo opposto: la “sicurezza idrica”. Una popolazione che vive in uno stato di sicurezza idrica quando ha accesso sostenibile a quantità adeguate di acqua di qualità accettabile per:

  • sostenere i mezzi di sussistenza, il benessere umano e lo sviluppo socioeconomico
  • garantire la protezione contro l’inquinamento da agenti patogeni veicolati dall’acqua e le catastrofi legate all’acqua
  • preservare gli ecosistemi in un clima di pace e stabilità politica.

Crisi idrica: una donna raccoglie acqua dal fiume per la sua famiglia

Quali sono le cause della crisi idrica?

Stiamo vivendo una crisi idrica globale che è conseguenza diretta della crisi climatica. Il riscaldamento globale, accelerato dalle emissioni di gas serra, produce conseguenze drammatiche sull’aumento di fame, malattie e migrazioni forzate di massa. Somalia, Haiti, Gibuti, Kenya, Niger, Afghanistan, Guatemala, Madagascar, Burkina Faso e Zimbabwe sono 10 tra i Paesi al mondo più colpiti dai cambiamenti climatici. Ed è proprio qui che la malnutrizione cronica potrebbe aumentare di oltre un terzo entro il 2050, colpendo 11,3 milioni di persone in più rispetto ad oggi. In sintesi, la crisi idrica è conseguenza del cambiamento climatico di origine antropica e causa di continue crisi sociali e umanitarie.

Le conseguenze della crisi idrica sulla pelle delle persone. Una donna sposta l'acqua tra le taniche

Dove si vive senz’acqua

Attualmente, sono 2 miliardi le persone nel mondo che vivono senza accesso all’acqua o non ne hanno uno adeguato a rispettare condizioni igieniche e di sicurezza sociale. Entro il 2050, il numero potrebbe aumentare di un altro 1 miliardo di persone. L’accesso difficoltoso all’acqua ha un impatto di genere. Sono spesso donne e i bambini, infatti, a occuparsi del rifornimento d’acqua per le loro famiglie. In questo modo, impiegano tempo ed energie per procurarsi acqua fresca. Tra i tanti paesi in situazione critica rispetto all’accesso all’acqua, approfondiamo due situazioni diverse ma collegate.

Siria
Come riportano le Nazioni Unite, nel 2022 il 52% dei siriani non aveva accesso alla rete idrica, ed erano quindi costretti a rifornirsi presso fonti non sicure, come i fiumi. L’acqua sporca o contaminata è responsabile di malattie anche mortali come il colera o la diarrea con ripercussioni gravissime sulla salute di donne, uomini e bambini, provati dalla mancanza di cibo, cure mediche, igiene.

Etiopia, Kenya e Somalia
La crisi idrica si accompagna alla siccità. Nel corso del 2023 nel sud dell’Etiopia, nel nord del Kenya e in Somalia, il prezzo dell’acqua è aumentato del 400% rispetto a gennaio 2021. Di conseguenza, 22.7 milioni di persone che già soffrivano di malnutrizione acuta, adesso non hanno la possibilità di acquistare nemmeno l’acqua pulita necessaria per sopravvivere.

Un volontario Oxfam porta taniche di acqua alla popolazione locale

4 cose che facciamo contro la crisi idrica

Contrastare la crisi idrica porta a una riduzione dei livelli di povertà e malattia. L’acqua è indispensabile all’agricoltura che, a sua volta, permette di avere un’alimentazione migliore. L’accesso all’acqua incide anche sulla frequenza a scuola e sulle prestazioni scolastiche di ragazzi e soprattutto ragazze. Le scuole, infatti, svolgono un ruolo importante nel contribuire a cambiare le mentalità in materia di igiene all’interno delle rispettive comunità più ampie. Inoltre, avere accesso all’acqua da parte della popolazione riduce il sovraccarico sul sistema sanitario che, spesso, ha risorse limitate. L’acqua è vita, per questo lavoriamo per offrire alle comunità locali soluzioni economicamente vantaggiose e a lungo termine:

  • Adottiamo un approccio integrato alla salute riassunto dall’acronimo WASH: Water, Sanitation, Hygiene che comprende, quindi, acqua e servizi igienico-sanitari.
  • Installiamo strutture igienico-sanitarie per prevenire la diffusione di malattie, anche nelle circostanze più difficili, tutelare la salute e promuovere l’igiene.
  • Ripristiniamo e installiamo condutture idriche o forniamo l’acqua attraverso le autobotti, installando pompe e rubinetti.
  • Lavoriamo con la popolazione locale, tenendo conto delle loro esigenze e pratiche e del diritto, soprattutto di donne e bambini, di mantenere la propria dignità e rimanere al sicuro.
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