27 Ottobre 2012

“Dobro Došli” – “Benvenuti” in Bosnia Erzegovina!

 
Benvenuti in Bosnia Erzegovina
Benvenuti!

Un paese ricco di natura, fascino e cultura. Da percorrere lentamente, navigando i suoi fiumi, parlando con la gente e assaporandone i prodotti tradizionali enogastronomici. E’ la Bosnia Erzegovina. Ve la presentiamo con le parole di Silvana, la nostra collega che lavora nel paese, con le immagini di Andrea Semplici e Mario Boccia, autori del libro “Viaggio in Erzegovina. Storie di cibi e contadini” che presentiamo a Torino a Terra Madre. E poi con Davide Demichelis e Alessandro Rocca, vi lanceremo in sport estremi e alla scoperta di scenari naturali incredibili (guarda il video), per trasmettervi con video elettrizzanti l’energia di un paese tutto da scoprire. Con lo chef Nihad Mameledzia, vi offriremo un assaggio di eccellenze del territorio, presidi Slow Food e ricette tradizionali, per prendervi per la gola con prodotti unici dalla storia antica (scoprile guardando il video!).


“È potente, come i suoi corsi d’acqua; intensa, come i suoi colori; silenziosa, come i suoi altipiani; accogliente, come i suoi abitanti; solida, come le sue tradizioni. Qui la natura disegna paesaggi incredibili, uno per tutti quel canyon solcato dal corso del fiume Tara, il secondo canyon più profondo al mondo. Qui i piccoli villaggi come le grandi città raccontano di una terra multireligiosa e multiculturale, testimoni nei secoli dell’incontro fra Oriente e Occidente. Qui la dolcezza del miele, l’intensità del latte, il profumo dei fiori e la fragranza del pane si mescolano al canto dai minareti, al sibilo del vento, allo schioccare dei sorrisi e alla malinconia di una lacrima.

Qui venti anni fa l’ultima, feroce guerra europea scrisse la sua storia. Sono ancora evidenti le tracce di un passato recente e doloroso; sono incise nei muri crivellati, nelle distese di lapidi, nelle case diroccate e nei boschi disseminati di mine. Ma sono oggi ancora più evidenti le tracce di un presente e di un futuro costruito letteralmente pietra su pietra dagli abitanti di questo Paese. Qui gente tenace e coraggiosa, ha deciso di rimanere, o di ritornare, e di ricominciare: e lo fa ripiantando gli alberi, riportando gli animali nei pascoli, e ricordando ai loro giovani l’importanza delle proprie radici. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, invisibili solo a chi non vuole vedere.

Cercateli a Sarajevo, la magica capitale, crocevia di ogni sincretismo possibile, melting pot ante litteram di colori, sapori e musiche, oggi considerata a pieno titolo una capitale culturale. Eventi artistici e musicali si alternano a Festival di rilevanza internazionale, come il Festival del Cinema che nel 2012 ha compiuto 18 anni o il giovane ma già importante Green Design Festival, che sottolinea lo spirito nuovo sul quale il paese fonda la propria rinascita.

Passeggiando per Baščaršija, Ferhadia e la nuova parte di Sarajevo, si può fare un viaggio nel tempo; e si può approfittare delle mai perse tradizioni per imparare a vivere “like a local”, come sedere in un bar e ordinare un “bosanska kafa”. Qui, il caffè non e una bevanda da consumarsi fra una telefonata e un appuntamento ma è un rituale. Nessuno berrebbe un caffè in piedi, perché il gusto del caffè è anche nell’aspettare che la polvere si sedimenti nel bricco di rame, e poi con gesti lievi, inzuppare le zollette di zucchero.

Cercateli a Mostar, il cui ponte ricostruito, quello Stari Most tristemente noto durante il conflitto, quando vi appare davanti agli occhi dal vero, vi sorprende come se non l’aveste mai visto in nessuna fotografia. Potremmo definirla la città del gusto, perché vi troverete tutti i migliori prodotti provenienti da ogni parte dell’Erzegovina e che costituiscono il fiore all’occhiello della tradizione gastronomica di questa terra. Vino, olio, formaggio, conserve, miele, succhi: l’Erzegovina è la regione mediterranea del Paese la cui geografia è disegnata da piccole stradine di campagna e mulattiere, da sentieri che conducono a case solitarie, a campi lungo i cui
confini fiorisce la bellezza dei melograni, della salvia e dei fichi.

Cercateli lungo la Neretva, il fiume che unisce Sarajevo e Mostar e che nasce, cresce e si spegne in un arcobaleno di paesaggi e incontri, tutto da scoprire: 150 km da percorrere costeggiando le sue acque, partendo con trekking grandiosi o rafting spettacolari nella parte alta del suo corso, per poi scivolare sulle sue acque smeraldine e camminare avvolti dalle pareti verdi dei suoi canyon. Fino a giungere al suo delta che d’estate ospita centinaia di specie ornitologiche e ancora pochi appassionati di birdwatching.

Cercateli dove volete: perché qualunque direzione si prenda, questo alternarsi di natura e storia, terre verdi e cibi mai assaporati prima, acque perfette e pietre sapientemente lavorate dal tempo sapranno regalarvi emozioni senza eguali. Qui c’è la memoria dell’uomo, c’è il richiamo della Madre, c’è una forza divina che attrae, c’è un incantesimo che conquista, per sempre, il cuore di chi vi si avvicina. Terra del fiume che scorre. Terra del duca.
Benvenuti qui, in Bosnia Erzegovina.

Oxfam Italia lavora in Bosnia Erzegovina dal 2003 promuovendo lo sviluppo locale sostenibile tutelando le risorse naturalistiche e culturali, valorizzando i prodotti tipici e il patrimonio turistico e culturale e appoggiando le piccole e medie imprese. Attraverso un approccio partecipativo, integrato e multidisciplinare, cerca di favorire il dialogo tra le comunità locali, per rafforzare il processo di ricostruzione nel paese e nell’area.
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