Roma, 22/12/2023 – In risposta al Rapporto sulla classificazione integrata delle fasi della sicurezza alimentare (IPC), che lancia l’allarme sul rischio di carestia con la prosecuzione del conflitto e del blocco all’ingresso degli aiuti a Gaza, Paolo Pezzati, portavoce di Oxfam Italia per le crisi umanitarie, ha dichiarato:
“Lasciare la popolazione di Gaza senza acqua e cibo è un atto premeditato e costituisce un crimine di guerra del Governo israeliano. La catastrofe umanitaria in corso è la prova inconfutabile che gli attacchi di Israele hanno portato al collasso il già fragile sistema alimentare nella Striscia. Il 90% della popolazione, pur salvandosi dagli attacchi, potrebbe morire di fame. Senza un immediato cessate il fuoco e un massiccio ingresso di aiuti, Gaza non potrà che finire nella morsa della carestia. È inconcepibile che nel 2023 la fame venga usata come arma di guerra contro donne, bambini, neonati, anziani e persone malate. L’orrore provato da ogni madre incapace di nutrire il proprio figlio è l’orrore che tutta Gaza oggi sta vivendo”, sottolinea Pezzati.
Nonostante quanto sta accadendo intanto alcuni degli Stati membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite continuano a non votare per un cessate il fuoco.
“Coloro che all’interno della comunità internazionale si sono rifiutati di porre un freno alla macchina militare israeliana e alla punizione collettiva che viene inflitta all’intera popolazione di Gaza, sono complici di quanto sta avvenendo. – aggiunge Pezzati – Per questo rilanciamo un appello urgente perché i leader mondiali e l’Italia smettano di sostenere l’aggressione israeliana che sta uccidendo un numero spropositato di civili innocenti, ponendo le basi per un futuro incerto e insicuro sia per i palestinesi che per gli israeliani”.
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NOTE
– La denuncia di Oxfam dello scorso 26 ottobre su quanto la fame fosse già usata come arma di guerra a Gaza è disponibile QUI
– La Classificazione Integrata della Fase di Sicurezza Alimentare (IPC) è un’innovativa iniziativa promossa da 19 organizzazioni – tra cui Oxfam – e istituzioni intergovernative. L’iniziativa IPC fornisce analisi sulla sicurezza alimentare e sulla nutrizione per informare il processo decisionale.
– La valutazione IPC è stata effettuata tra il 24 novembre e il 4 dicembre 2023. Le cifre sono probabilmente una sottostima della situazione attuale.