25 Novembre 2022

“IN UCRAINA COLPITE OLTRE LA META’ DELLE INFRASTRUTTURE ENERGETICHE, ALTO IL RISCHIO DI NUOVE ONDATE DI PROFUGHI”

 

Appello urgente di Oxfam e altre 22 organizzazioni umanitarie al lavoro nel Paese per un’immediata cessazione degli attacchi che stanno colpendo popolazione e infrastrutture civili, l’ultima serie di bombardamenti ha causato almeno 10 vittime e 50 feriti

Drammatica la situazione dopo la chiusura d’urgenza di tre centrali nucleari, milioni di persone senza elettricità e riscaldamento, il sistema sanitario è sull’orlo del collasso, donne e bambini sono i più colpiti dalla mancanza di beni e servizi essenziali con le temperature già sotto lo zero. Ieri gravi interruzioni nelle forniture di elettricità anche in Moldavia

Sempre più difficile portare aiuti alla popolazione nelle aree colpite, cruciale la creazione di canali umanitari sicuri

L’emergenza in Ucraina e nei Paesi alla frontiera – Foto (link)

Roma 25/11/2022 – I ripetuti attacchi aerei che stanno prendendo di mira le infrastrutture civili in tutta l’Ucraina, lasciano milioni di persone senza elettricità, acqua e riscaldamento, compromettendo la capacità di fornire questi servizi in tutto il PaeseMetà delle infrastrutture energetiche al momento sono state colpite o danneggiate e ieri si sono registrate gravi interruzioni anche in Moldavia, che ospita oltre 95 mila rifugiati, il numero più alto in rapporto alla popolazione, tra i Paesi alla frontiera. L’attacco ai civili e alle infrastrutture civili costituisce una chiara violazione del diritto umanitario internazionale.

Intanto le temperature stanno già scendendo sotto lo zero e potrebbero arrivare a -20°C in alcune zone, mentre la popolazione sta rimanendo senza beni di prima necessità.

È l’allarme lanciato oggi da Oxfam e altre 22 organizzazioni internazionali e ucraine al lavoro per soccorrere la popolazioneinsieme alla ferma condanna per gli ultimi attacchi missilistici da parte delle forze della Federazione Russa, che secondo le stime più recenti hanno già causato almeno 10 vittime e 50 feriti tra la popolazione.

ENORME L’IMPATTO SU DONNE E BAMBINI

Gli attacchi missilistici quasi quotidiani hanno inoltre un impatto enorme sul sistema sanitario, lasciando traumi indelebili nella popolazione, soprattutto sui bambini che in questo momento, in molti casi, non possono andare a scuola. Aumenta allo stesso tempo il rischio di episodi di violenza su donne e ragazze, gravate sempre di più dal peso del lavoro domestico e di cura non retribuito, per compensare le interruzioni nell’erogazione dei servizi essenziali alla popolazione.

IL RISCHIO DI NUOVI SFOLLAMENTI DI MASSA

Gli attacchi di questi giorni hanno poi reso necessaria la chiusura di tre centrali nucleari. Senza una tregua immediata – sottolineano le organizzazioni firmatarie dell’appello – il Paese rischia di restare paralizzato e la popolazione senza quasi alcun accesso ai servizi essenziali. Cosa che potrebbe costringere sempre più persone a lasciare il Paese, causando nuove ondate di profughi.

SEMPRE PIU’ DIFFICILE PORTARE AIUTI

I bombardamenti senza sosta stanno rendendo quasi impossibile portare aiuti essenziali alla popolazione nelle aree più colpite, alcune zone sotto occupazione sono tagliate fuori da mesi.  Le organizzazioni umanitarie al lavoro sul campo sono perciò costrette a decidere di giorno in giorno come intervenire per non mettere a rischio la sicurezza dei propri operatori. Anche le comunicazioni telefoniche e via internet indispensabili per coordinare lo sforzo umanitario, sono sempre più difficili.

L’APPELLO ALLE PARTI IN CONFLITTO E AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ONU

Di fronte all’emergenza che sta colpendo la popolazione in tutto il Paese le organizzazioni umanitarie lanciano un appello urgente per:

  • un’immediata cessazione degli attacchi contro la popolazione e le infrastrutture civili, operando una rigorosa distinzione tra obiettivi civili e militari, in particolare nelle aree urbane e densamente popolate;
  • la creazione di canali di accesso (sicuri) per fornire aiuti umanitari anche lungo e attraverso le linee del fronte, in grado di garantire la sicurezza degli operatori umanitari, per portare aiuti essenziali alla popolazione nelle aree colpite, a partire dalle fasce di popolazione più vulnerabili;
  • il rispetto del diritto umanitario internazionale nel garantire, senza condizioni e distinzioni, la sicurezza dei civili;
  • il rispetto del mandato dato ai membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nell’assicurare la protezione dei civili e mantenere la pace e la sicurezza internazionali.

Le organizzazioni firmatarie dell’appello:

ActionAid

Action contre la Faim

arche noVa

Caritas Ukraine

Caritas Zaporizhzhia

Christian Aid

Corus International

Finn Church Aid

HealthRight International

Help Ukraine. Donbass

NGO “Institute of psychosomatic and traumatherapy”

INTERSOS

IRC International Rescue Committee

Medicos del Mundo

Mercy Corps

NGO “Girls” (ГО ‘Дівчата’)

NGORC

Norwegian Refugee Council

OXFAM

Plan International

Première Urgence Internationale (PUI)

Solidarités International

War Child

Ufficio stampa Oxfam Italia

Mariateresa Alvino – 348.9803541 – [email protected]

David Mattesini – 349.4417723 – [email protected]

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