18 Marzo 2020

OXFAM: “A QUATTRO ANNI DALL’ACCORDO UE-TURCHIA, 40 MILA MIGRANTI IN GRECIA SONO VITTIME DI SOFFERENZE INIMMAGINABILI”

 

Roma, 18 marzo 2020_ Le ultime decisioni assunte da Ue e Turchia, non faranno che aggravare ulteriormente quella che è in questo momento a tutti gli effetti la peggior catastrofe umanitaria in Europa.

E’ l’allarme lanciato oggi da Oxfam e Greek Council for Refugees (GCR) con un nuovo rapporto, che a quattro anni esatti dal vergognoso accordo tra Ue e Turchia, ne denuncia l’impatto umanitario devastante sul destino di decine di migliaia di uomini, donne e bambini, in fuga da guerra e persecuzioni, in paesi come la Siria, l’Afghanistan o l’Iraq.

Basti pensare che ad oggi oltre 40 mila richiedenti asilo sono intrappolati in condizioni disumane nei cinque campi profughi allestiti dalla Ue nelle isole greche. Un numero sei volte superiore alle effettive capacità di accoglienza delle strutture.

Di fronte a tutto questo Oxfam e GRC, lanciano perciò un appello urgente alla Grecia perché vengano forniti immediati aiuti umanitari alle persone intrappolate nelle isole e vengano cancellati i piani per la costruzione di nuovi campi di detenzione.

“Nulla può giustificare la detenzione indiscriminata di persone in cerca di asilo, né il rimandarli indietro in paesi dove rischiano la vita o la loro libertà. – ha detto Paolo Pezzati, policy advisor per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia Allo stesso tempo gli stati membri della Ue hanno il dovere umanitario di intervenire accogliendo i tanti disperati che sono allo stremo in Grecia”.

“Questa è una crisi umanitaria che colpisce chi fugge da guerre e persecuzioni –ha aggiunto Spyros-Vlad Oikonomou del GRC – Una situazione che è diretta conseguenza dell’accordo tra UE e Turchia, che ha trasformato persone bisognose di sicurezza e dignità in pedine di scambio di giochi politici, che mettono in secondo piano il rispetto dei diritti umani fondamentali”.

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