10 Settembre 2020

OXFAM – COVID 19, LA PANDEMIA DEI PROFITTI E DEI POTERI

 

Roma, 10 settembre 2020 – 109 miliardi di dollari in extra-profitti rispetto alla media dei 4 esercizi finanziari precedenti: è il risultato economico complessivo atteso nel 2020 per 32 tra le più grandi multinazionali al mondo.

A rivelarlo è Potere, profitti e pandemia, il nuovo rapporto pubblicato oggi da Oxfam a 6 mesi dalla dichiarazione della pandemia da Covid-19, che denuncia quanto l’emergenza sanitaria in corso abbia portato molte grandi multinazionali ad anteporre i profitti alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, ad abbattere costi e trasferire rischi e ad usare il proprio potere di influenza per condizionare le politiche dei governi. Il risultato è un acuirsi impressionante di disuguaglianze già esistenti a ogni livello.

La pandemia produrrà mezzo miliardo di nuovi poveri, mentre la ricchezza finanziaria di 25 miliardari è aumentata di 255 miliardi di dollari in poco più di due mesi   

A livello globale, a causa della crisi economica generata dalla pandemia, mezzo miliardo di persone si ritroveranno in povertà. Nel solo primo semestre dell’anno 400 milioni di posti di lavoro a tempo pieno sono andati perduti e l’Organizzazione internazionale del lavoro stima un rischio di chiusura per oltre 430 milioni di piccole imprese.

La crisi ha tuttavia generato, per alcuni, anche dei grandi surplus: dall’inizio della pandemia 100 grandi corporation globali quotate hanno visto una crescita del proprio valore in borsa di oltre 3 mila miliardi di dollari e i patrimoni finanziari dei 25 tra i più facoltosi miliardari al mondo hanno registrato un incremento di ben 255 miliardi di dollari, solo tra metà marzo e fine maggio 2020. Jeff Bezos da solo potrebbe personalmente pagare a ciascuno degli 875.000 dipendenti di Amazon un bonus una tantum di 105.000 dollari, senza intaccare i livelli di ricchezza finanziaria personale di inizio pandemia.

“Il Covid-19 ha avuto conseguenze tragiche per molte persone in tutto il mondo, ma ha anche beneficiato chi si trova all’apice della piramide distributiva. – ha detto Misha Maslennikov, policy advisor su giustizia economica di Oxfam Italia. – A livello globale alcune grandi multinazionali, in particolare i colossi tecnologici, farmaceutici e del commercio online stanno registrando, senza particolari meriti produttivi, livelli di utili da capogiro, beneficiando della domanda eccezionale dei loro beni e servizi causata dalla pandemia, e applicando incrementi talvolta ingiustificati dei prezzi. Si tratta di quelle imprese che spesso sono anche le maggiori destinatarie di forme di supporto diretto e indiretto, a volte addirittura senza averne bisogno. Pensiamo al caso italiano: nel primo semestre 2020, di oltre il 25% delle ore di cassa integrazione erogate hanno beneficiato imprese che non hanno riportato alcun calo di fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019. Il tema però non è tanto la creazione degli utili, quanto il loro mancato reinvestimento nella produzione e nel lavoro. È sconcertante come nel bel mezzo di questa gravissima crisi sanitaria queste imprese destinino i loro utili quasi esclusivamente alla distribuzione dei dividendi agli azionisti o ad operazioni di buyback azionari, a discapito di investimenti produttivi e del miglioramento delle condizioni retributive dei dipendenti. Questo ha l’inevitabile risultato di ampliare le disuguaglianze retributive e patrimoniali in un momento in cui è necessaria maggiore equità per risollevarci da una crisi economica così grave”.

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