22 Marzo 2023

OXFAM: “IN CORNO D’AFRICA 1 PERSONA SU 5 È SENZ’ACQUA A CAUSA DELLA SICCITÀ”

 

In diverse aree di Etiopia, Somalia e Kenya il 90% dei pozzi si è interamente prosciugato e non ci sono precipitazioni da 5 anni: se le piogge non arriveranno entro maggio sarà la più grave catastrofe degli ultimi 40 anni

I prezzi dell’acqua sono schizzati alle stelle con aumenti fino al 400%, 13 milioni di capi di bestiame sono morti mentre si contano 1,7 milioni di migranti climatici

Oxfam è sul campo per soccorrere la popolazione. Fino al 5 aprile si può fare la differenza con un SMS al 45593

Foto (link) – (link) – Video (link)

Roma, 22 marzo 2022 – In Africa orientale 1 persona su 5 (33,5 milioni di persone) sta rimanendo letteralmente senz’acqua pulita. Se, stando alle previsioni, l’assenza di piogge si protrarrà fino a maggio per il sesto anno di fila, si tratterà della più grave e lunga siccità degli ultimi 40 anni.

È l’allarme lanciato da Oxfam – al lavoro per fronteggiare l’emergenza nell’area – in occasione della Giornata Mondiale dell’acqua, che si celebra oggi. In un contesto globale in cui ancora oggi 1 persona su 4 non ha accesso a fonti d’acqua pulita per bere o lavarsi, spesso per mancanza di infrastrutture idriche, mentre metà della popolazione mondiale – 3,6 miliardi di persone – non può contare su servizi igienico sanitari adeguati.

L’oro blu

Nelle zone più colpite dalla siccità nel sud dell’Etiopia, nel nord del Kenya e in Somalia, il prezzo dell’acqua è schizzato alle stelle, con un aumento del 400% da gennaio 2021. I primi a farne le spese sono ben 22,7 milioni di persone che già soffrivano di malnutrizione acuta, e che adesso non hanno la possibilità di acquistare nemmeno l’acqua pulita necessaria per sopravvivere.

Anche nella parte settentrionale del Kenya, il 95% delle fonti d’acqua in aree agricole e pastorali, come Marsabit e Turkana, si sono prosciugate, causando l’aumento dei prezzi. 

“In questo momento in Africa orientale le persone più affamate sono tragicamente anche le più assetate.ha detto Francesco Petrelli, policy advisor per la sicurezza alimentare di Oxfam Italia – Il risultato è che milioni di persone hanno perso tutto, dato che quel poco che avevano era rappresentato da piccoli allevamenti e coltivazioni. Negli ultimi 2 anni la siccità ha ucciso 13 milioni di capi di bestiame e bruciato migliaia di ettari di coltivazioni.Adesso la popolazione è costretta a comprare l’acqua da fornitori privati che ne aumentano continuamente il prezzo e 1.75 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case in cerca di acqua e cibo”.

Nella regione di Bai in Somalia, su 1 milione di persone, tre quarti soffrono la fame e di queste 76.000 sono sull’orlo della carestia, mentre il prezzo dell’acqua è raddoppiato: passando da 43,90 dollari per barile di 200 litri a gennaio 2021 a 98,33 dollari a ottobre 2022. Fattore che ha obbligato tantissime famiglie a vendere il poco che aveva e a migrare.

“Al momento centinaia di migliaia di persone dipendono dalle forniture di acqua che arrivano dalle organizzazioni come Oxfam, altri sono costretti ad attingerla da pozzi non controllati o contaminati.aggiunge PetrelliQuesto aumenta in modo esponenziale il rischio di contrarre malattie facilmente prevenibili, come colera o diarrea acuta”.

“Rischiamo la vita bevendo acqua sporca”

“A causa della siccità siamo costretti a rischiare la vita bevendo acqua sporcaracconta Khadra Omar, 26 anni, che vive a Mogadiscio Non avevamo mai affrontato una siccità così lunga e dura. Prima in qualche modo riuscivamo a procurarci un po’ d’acqua, adesso è quasi impossibile. Stiamo letteralmente morendo di sete”.

“La crisi idrica in corso in Africa orientale è l’esempio di quanto sia urgente non solo l’aumento degli aiuti per affrontare l’emergenza, ma anche la definizione di soluzioni efficaci a lungo termine per affrontare gli effetti della crisi climatica, che in questa parte dell’Africa ha ad esempio prolungato e inasprito un fenomeno meteorologico come ‘La Nina’, portando ad una siccità di cui non si intravede la fine – conclude Petrelli –   Milioni di persone sono sull’orlo del baratro e dobbiamo fare tutto il possibile per salvare vite, ma al momento è stato finanziato appena il 20% del Piano di risposta delle Nazioni Unite per far fronte all’emergenza nei tre Paesi”.

La risposta di Oxfam in Africa orientale

Oxfam sta attualmente soccorrendo la popolazione nelle aree più colpite dalla siccità in Etiopia, Kenya e Somalia, distribuendo acqua potabile e aiuti in denaro per l’acquisto di beni di prima necessità; interviene inoltre con progetti a lungo termine per aumentare la capacità di resilienza delle comunità più vulnerabili ad eventi climatici sempre più estremi e imprevedibili. Con l’obiettivo di soccorrere 876.000 tra le persone più colpite entro inizio 2024.

Grazie alla campagna “Dona acqua, salva un vita”, ad esempio, Oxfam potrà soccorrere 25 mila persone allo stremo in Etiopia nelle regioni del Tigray o Amhara, dove milioni gli sfollati sono in fuga dalla siccità e da conflitti locali.

Fino al 5 aprile è possibile fare la differenza con un SMS al 45593.

Ufficio stampa

Mariateresa Alvino – 348.9803541 – [email protected]

David Mattesini – 349.4417723 – [email protected]

NOTE:

Il numero di persone che si prevede siano in una situazione di IPC3+ (che rappresenta il più grave livello di crisi) in Etiopia, Somalia e Kenya ha raggiunto i 22,7 milioni (si veda l’Oxfam Regional Summary #13).

I dati completi sull’emergenza umanitaria nei tre Paesi sono disponibili qui: https://reliefweb.int/report/ethiopia/ethiopia-humanitarian-response-plan-2023-february-2023https://reliefweb.int/report/somalia/somalia-humanitarian-response-plan-february-2023https://reliefweb.int/report/kenya/kenya-drought-response-plan-2023-glance.

Per i dati sulle percentuali di fonti d’acqua prosciugate dalla siccità nei tre Paesi, si vedano i documenti dell’OCHA “Dawa Zone Rapid Draught Assessment Report October 2021”; “Kenya Drought Flash Appeal: October 2021-October 2022” e “Somalia WASH Cluster Humanitarian Dashboard

I dati sull’andamento dei prezzi dell’acqua nell’area sono tratti dal  dossier UNICEF “Water Crisis In the Horn of Africa” .

I dati sull’aumento del prezzo dell’acqua in Somalia sono tratti dai dataset dell’OCHA nella sezione Somalia Water Prices.

I dati sui livelli di insicurezza alimentare in Somalia sono disponibili nel “Somalia: Acute Food Insecurity Situation January – March 2023 and Projection for April – June 2023”.

Scarica il file: OXFAM: “IN CORNO D’AFRICA 1 PERSONA SU 5 È SENZ’ACQUA A CAUSA DELLA SICCITÀ”

Condividi l’articolo:
oxfam facebook oxfam Twitter oxfam Linkedin

unisciti a noi!

    informativa sul trattamento dei miei Dati Personali e di prestare il mio consenso (che potrò in ogni caso successivamente revocare) all’utilizzo dei miei dati personali.*

    L’assedio su Gaza rischia di trasformarsi in una catastrofe umanitaria

    A GAZA È CATASTROFE UMANITARIA

    AIUTA CHI HA PERSO TUTTO

    dona ora