2 Luglio 2020

OXFAM: “MIGRANTI, I VALORI EUROPEI STANNO MORENDO IN GRECIA”

 

Roma, 2 luglio 2020 –  A metà giugno in Grecia erano detenuti circa 229 minori migranti non accompagnati, mentre in tutti gli hotspot sulle isole si attualmente trovano in condizioni disumane e in piena pandemia circa 38mila migranti in spazi costruiti per ospitarne meno di 6.200. È quanto accade nel Paese grazie al nuovo sistema di asilo, che sembra concepito più per “deportare” e “calpestare” i diritti umani dei migranti che per offrire loro sicurezza e protezione: uomini donne e bambini nella stragrande maggioranza in fuga da violenza e persecuzioni, in paesi come Siria e Afghanistan, hanno così pochissime chance di accedere ad eque procedure per l’ottenimento della protezione internazionale.  Il tutto a fronte però di poco più di 10 mila arrivi nel 2020 (nel 2019 erano stati oltre 74mila) e di un numero imprecisato di respingimenti.

È l’allarme lanciato da Oxfam e dal Greek Council for Refugees (GCR) in un nuovo rapporto diffuso oggi, che denuncia quanto la riforma greca del sistema di asilo, approvata il 1° gennaio 2020 – e parzialmente modificata a maggio – stia esponendo migliaia di persone a sfruttamento e abusi. 

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Al loro arrivo negli hotspot delle isole, i migranti – molti dei quali in condizione di particolare vulnerabilità, come bambini, donne incinta, disabili – vengono di fatto posti in stato di detenzione senza accesso alle necessarie cure e tutele. Il sistema rende poi incredibilmente difficile l’esame delle cause che spingono i richiedenti asilo a lasciare i propri paesi di origine, spesso attraversati da guerre e persecuzioni.

A Lesbo, nel campo di Moria, le conseguenze di una possibile diffusione del Covid 19 sarebbero disastrose, perché qui vivono 15.000 persone – quando potrebbero starcene 2.800 – senza bagni, acqua per lavarsi le mani, possibilità di mantenere distanze di sicurezza.

“Questa riforma è uno schiaffo all’impegno umanitario dell’Europa di proteggere chi fugge da guerre e persecuzioniha detto Riccardo Sansone, responsabile dell’ufficio umanitario di Oxfam Italia – L’Unione europea è complice di questo abuso perché ha usato per anni la Grecia come terra di sperimentazione di nuove politiche migratorie. Ci preoccupa moltissimo che il sistema di asilo greco possa diventare ispirazione per la futura riforma europea. La Grecia ha certamente il diritto di proteggere i suoi confini, ma deve anche rispettare il principio di non-respingimento. Ue e Grecia hanno operato la precisa scelta politica di mettere in pericolo le vite di persone che avrebbero invece dovuto proteggere.”

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