11 Dicembre 2011

Durban, senza un accordo il rischio è l’aumento di 4°

 
Nessun accordo sul clima? Provate a mangiare carbone!Credits: Ainhoa Goma/Oxfam
Azione dimostrativa di Oxfam a Durban

Mentre l’ultimo giorno di colloqui a Durban entra nel vivo, l’esito finale del vertice è ancora incerto. Un dato tuttavia è già sicuro. Oxfam lo ricorda a tutti i governi impegnati nelle ultime ore di negoziato: il mondo dovrà fronteggiare gli impatti catastrofici dei cambiamenti climatici se oggi non saranno prese decisioni nette e ambiziose.

“I granelli di sabbia della clessidra stanno per esaurirsi. Non si può permettere all’ambizione di svanire allo stesso modo”, dichiara Kelly Dent, esperta di cambiamenti climatici di Oxfam. “I governi non devono compromettere il futuro dei più poveri, adottando misure deboli. Milioni di vite sono già devastate dai cambiamenti climatici, i poveri sulla linea del fronte di questa crisi hanno bisogno di azioni reali e ambiziose senza più rinvii”.

Oxfam chiede ai governi di concordare un piano specifico per affrontare i cambiamenti climatici e centrare l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a un massimo di 2 gradi centigradi.

L’accordo dovrebbe includere un testo su una fase due del protocollo di Kyoto, firmato da quanti più paesi possibile; un piano dettagliato e vincolante per ridurre maggiormente le emissioni entro i tempi stabiliti dalla scienza; i fondi necessari al Fondo Verde per il Clima, ricavabili tassando in modo equo il trasporto marittimo internazionale con lo scopo di sostenere in modo particolare le donne.

Durante la conferenza di Durban la società civile africana e tante persone in tutto il mondo hanno inviato un messaggio forte e chiaro: è tempo per i governi di agire per proteggere i più vulnerabili ai cambiamenti climatici.  Senza una rapida azione per abbattere le emissioni di gas serra i raccolti rischiano di ridursi di oltre il 50% in alcuni paesi africani, mentre i prezzi globali del cibo potrebbero più che raddoppiare entro il 2030. Fino a metà del di questo possibile aumento sarà imputabile ai cambiamenti climatici che riducono alla fame milioni di poveri.

Non si deve permettere ai negoziatori di mettere la testa sotto la sabbia. Si deve arrivare a un accordo a ogni costo. Se il vertice fallisce il futuro per milioni di piccoli agricoltori sarebbe del tutto incerto. L’Ue in particolare può dare l’esempio negoziando un accordo che eviti i 4 gradi di riscaldamento e i catastrofici impatti che ciò causerebbe”, conclude la Dent.

Per seguire il lavoro di Oxfam alla conferenza clicca qui

Condividi l’articolo:
oxfam facebook oxfam Twitter oxfam Linkedin

unisciti a noi!

    informativa sul trattamento dei miei Dati Personali e di prestare il mio consenso (che potrò in ogni caso successivamente revocare) all’utilizzo dei miei dati personali.*

    L’assedio su Gaza rischia di trasformarsi in una catastrofe umanitaria

    A GAZA È CATASTROFE UMANITARIA

    AIUTA CHI HA PERSO TUTTO

    dona ora