16 Gennaio 2025

È NECESSARIO GARANTIRE UN CESSATE IL FUOCO PERMANENTE

 

Il cessate il fuoco annunciato ieri, se applicato e rispettato nelle sue fasi, offrirà ai civili una protezione temporanea dalle bombe ma questo non è sufficiente: deve diventare permanente e costituire un punto di svolta per la pacificazione dell’area.

Accogliamo con favore l’annuncio di una pausa delle ostilità nella Striscia di Gaza, con un accordo iniziale che prevede il rilascio degli ostaggi israeliani e di alcuni detenuti palestinesi, dopo 14 mesi di guerra. Una guerra che ha visto quasi 50 mila vittime e oltre 100 mila feriti tra i palestinesi, decine di migliaia di dispersi e 1,9 milioni di sfollati, ovvero il 90% della popolazione.

Ora è urgente portare aiuti salvavita a una popolazione privata di acqua, cibo e medicine e porre fine all’annientamento di Gaza e alle indicibili sofferenze inflitte dall’esercito israeliano.

Dopo oltre 14 mesi di brutale assalto militare e di blocco deliberato e sistematico degli aiuti da parte delle autorità israeliane, questa pausa è vitale e attesa da tempo. Due milioni di palestinesi stanno ora lottando contro il tempo per sopravvivere. A Gaza devono arrivare senza ritardi aiuti immediati, illimitati ed efficaci per salvare la vita ed essere consegnati in sicurezza. Questo cessate il fuoco non solo deve durare, ma deve portare a una fine permanente della violenza”.

Paolo Pezzati, Portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia

Oltre il 60% delle abitazioni di Gaza sono state distrutte. Foto: Marwan Sawwaf/ Alef Multimedia/ Oxfam
Oltre il 60% delle abitazioni di Gaza sono state distrutte. Foto: Marwan Sawwaf/ Alef Multimedia/ Oxfam

Il governo israeliano ha inflitto ai palestinesi terribili punizioni collettive

In questi mesi, con il sostegno economico, politico e militare dei leader mondiali, il governo israeliano ha inflitto ai palestinesi di Gaza terribili punizioni collettive, configurabili in molti casi come crimini contro l’umanità. Ha usato cibo e acqua come armi da guerra, ha sfollato con la forza quasi tutta la popolazione, ha assediato il nord di Gaza e ha reso invivibile l’intera Striscia. Migliaia di palestinesi sono stati detenuti illegalmente e torturati senza un giusto processo. Azioni che non possono rimanere senza risposta, perché il diritto e le norme internazionali devono essere applicate universalmente e rispettate anche da Israele che deve rispondere dei suoi crimini di guerra per assicurare giustizia alle vittime, scoraggiando future violazioni.

La mancanza di acqua potabile, cibo adeguato e cure mediche ha avuto un impatto particolarmente grave sulla salute di donne e bambini. Foto: Ibrahim Alotla/ Alef Multimedia/ Oxfam
La mancanza di acqua potabile, cibo adeguato e cure mediche ha avuto un impatto particolarmente grave sulla salute di donne e bambini. Foto: Ibrahim Alotla/ Alef Multimedia/ Oxfam

L’intera comunità internazionale deve garantire che non ci sia un ritorno alla violenza.

L’intera comunità internazionale – inclusi gli Stati che finora sono stati complici delle atrocità israeliane – deve fare tutto ciò che è in suo potere per garantire che non ci sia un ritorno alla violenza.

È imperativo impegnarsi a sostenere una pace equa e inclusiva che garantisca giustizia per tutti, elimini il blocco, ponga fine all’occupazione illegale, smantelli gli insediamenti illegali e affronti le cause profonde di questo prolungato conflitto.

Questo cessate il fuoco non deve portare al consolidamento dello status quo, né facilitare l’occupazione permanente o l’annessione de facto, che minerebbero ulteriormente la prospettiva di una pace giusta e duratura. – ha concluso Pezzati – Gli Stati membri dell’ONU e la comunità internazionale devono garantire la rapida e piena attuazione del cessate il fuoco, facilitare l’accesso umanitario senza restrizioni per evitare la carestia e affrontare la devastazione causata dalla guerra e mantenere l’impegno, preso in Assemblea Generale, di porre fine al blocco – entrato nel suo 18mo anno – e all’occupazione. Ora che i missili e le bombe si sono fermati, questi fragili progressi devono essere protetti ad ogni costo. La brutale campagna militare ha causato immense e prevenibili perdite di vite umane, ha decimato le infrastrutture di Gaza e ha spinto innumerevoli famiglie alla fame. È fondamentale quindi impegnarsi per la ricostruzione di Gaza in modo inclusivo, equo e sostenibile, incentrato sui bisogni e sulle voci dei palestinesi.

cessate il fuoco ora

Condanniamo inequivocabilmente le violazioni del diritto internazionale umanitario

Condanniamo inequivocabilmente tutte le violazioni del diritto internazionale umanitario, compresi gli attacchi del 7 ottobre e la cattura di ostaggi da parte di Hamas e di altri gruppi armati a Gaza. Come parte di questo accordo di cessate il fuoco temporaneo, ci aspettiamo il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi detenuti illegalmente, ribadendo la nostra richiesta di giustizia e responsabilità per tutte le persone colpite.

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