18 Ottobre 2012

Ecuador, il cibo come affermazione dell’identità

 
I coltivatori di amaranto sono beneficiari del programma di sviluppo terrtoriale di Oxfam Italia in Ecuador. Credits: Nicola Demolli Crivelli/Photoaid
Coltivatori di amaranto

Un bellissimo reportage di Carlo Ciavoni su Repubblica.it in cui racconta il nostro lavoro per promuovere il diritto alla sovranità alimentare e alla terra in Ecuador, favorendo e tutelando le colture tradizionali.

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Ciavoni definisce questo “Il diritto cioè dei popoli della Terra, sempre meno rispettato, che ha molto a che fare con il cibo quotidiano, che si vorrebbe salubre, compatibile con le tradizioni, i propri gusti e le millenarie abitudini gastronomiche. Ma soprattutto è un diritto che afferma il potere inalienabile di produrre cibo con i propri sistemi agricoli, senza le imposizioni e le pressioni dell’oligopolio del sistema alimentare, che orientano la qualità, la quantità e il commercio dei prodotti.”
Il nostro lavoro nelle parole di Fabio Scotto, direttore dei nostri progetti in Ecuador:
Da 20 anni a questa parte in tutto il mondo si coltiva e si consuma solo un quarto delle varietà che una volta si producevano. E questo è un danno incalcolabile alla biodiversità che, non dimentichiamolo mai, altro non è che la sola cosa capace di garantire la qualità di ciò che si mangia”. Il lavoro fondamentale nel progetto di Oxfam Italia punta dunque ad orientare i sistemi agricoli affinché siano i produttori e i fruitori locali a stabilirlo”.
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