22 Aprile 2021

LA GIORNATA DELLA TERRA SIA L’OCCASIONE PER UNA NUOVA AZIONE SUL CLIMA

 

Oltre 52 milioni di persone in Africa rischiano ora di morire di fame a causa dei cambiamenti climaticiL’appello di Oxfam ai leader mondiali in occasione del summit globale sul clima voluto dall’amministrazione USA

In occasione del summit sul clima, il primo voluto dall’amministrazione Biden, Oxfam chiede ai leader mondiali di presentare nuove e ambiziose riforme, in grado di affrontare la crisi climatica. L’evento si intitola World Earth Day e si terrà in forma virtuale il 22-23 aprile.

Di fronte, un contesto in cui la metà più povera del mondo – 3,1 miliardi di persone – è responsabile solo in minima parte delle emissioni di gas serra in atmosfera, eppure paga il prezzo più alto della crisi climatica per non avere risorse e strumenti per contrastarla. Il 10% più ricco, per contro, ha prodotto oltre la metà delle emissioni.

La speranza, quindi è che proprio i bisogni delle comunità più vulnerabili siano al centro dell’agenda e del dibattito del summit, trovando strade e misure che le mettano concretamente in condizione di rispondere e adattarsi all’impatto dei cambiamenti climatici.

“Per recuperare anni di inazione, gli Stati Uniti dovranno mettere in campo misure urgenti e inclusive che aiutino il sistema tutto e le istituzioni a superare l’attuale crisi climatica, lavorando al fianco delle comunità più vulnerabiliha detto Elisa Bacciotti, responsabile campagne di Oxfam ItaliaCi auguriamo quindi che come Paese responsabile del più alto livello di emissioni di CO2 al mondo, assuma impegni di riduzione ambiziosi. L’amministrazione Biden, che ha voluto segnare un cambio di passo con questo importante vertice, lo deve ai paesi in via di sviluppo, fissando obiettivi che portino all’azzeramento delle emissioni inquinanti entro i prossimi 20 anni. Solo così si dimostrerà di voler supportare la parte di mondo che già soffre drammaticamente le conseguenze della crisi climatica. Mentre gli scienziati avvertono quanto poco tempo resti per limitare l’aumento della temperatura globale e stabilire strategie efficaci per ridurre di eventi climatici sempre più estremi e imprevedibili; la pandemia, che già causato centinaia di migliaia di vittime e portato milioni di persone alla fame, sta dimostrando quanto alto sia il prezzo che possiamo pagare ritardando le azioni necessarie a ridurre gli effetti di fenomeni globali di questa portata. Per questo oggi è più che mai necessario porre la lotta al cambiamento climatico e alle crescenti disuguaglianze che stanno attraversando il pianeta, al centro della ripresa post-Covid. Sono due facce di una stessa medaglia e questo summit può essere un nuovo inizio.”

Cruciale andare oltre l’accordo di Parigi

L’accordo di Parigi, esattamente cinque anni fa, fu una tappa fondamentale lungo la strada della lotta ai cambiamenti climatici con l’impegno da parte dei paesi a ridurre le emissioni su base volontaria per limitare l’aumento della temperatura media globale entro 1,5° centigradi, sostenendo, al contempo, l’adattamento dei paesi più vulnerabili.

Purtroppo molti paesi che hanno aderito all’accordo di Parigi stanno facendo poco per soddisfare gli obiettivi fissati.  – aggiunge Bacciotti Al vertice di oggi bisognerà andare oltre gli impegni di cinque anni fa, stabilendo obiettivi nuovi e più ambiziosi”.

Oxfam lancia quindi un appello urgente perché, prima della Cop26 in programma a novembre a Glasgow, gli Stati Uniti e altri paesi ricchi, inclusa l’Italia, si impegnino per ridurre le emissioni globali, aumentando il sostegno economico per l’adattamento climatico dei paesi poveri, che hanno davvero poche responsabilità sui livelli di inquinamento globale pur subendone gli effetti più drammatici.

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