7 Febbraio 2014

Il teatro accomuna gli haitiani e aiuta a ricostruire.

 
Haiti. La boite a manger diventa oggetto simbolico che collega il cibo – e il gesto quotidiano fondamentale del nutrirsi – all’ambiente.
La boite a manger

Haiti non è solo sinonimo di terremoto, colera e instabilità politica. Haiti è anche un paese che vuole rialzarsi in piedi. E vuole farlo, in piena autonomia, ricucendo le profonde divisioni sociali interne attraverso dialogo e partecipazione. A supporto di questa esigenza, Oxfam è presente con il progetto cofinanziato dall’Unione Europea “Intercomunalità e messa in rete delle Autorità locali e della società civile per una gestione condivisa del territorio comune nell’area del lago Azuei” .

In particolare, per aiutare la società civile haitiana a dialogare intorno a tematiche comuni e trasversali, come la tutela dell’ambiente, Oxfam ha deciso di utilizzare anche la tecnica del teatro.
“All’inizio sembra una follia! – commenta Alfred – Poi, però, capisci il messaggio: il teatro è divertente, eccezionale!”. Alfred è solo uno dei venti ragazzi haitiani coinvolti nel laboratorio teatrale curato dalla giovane artista italiana Marilena Crosato. Ed è proprio a lei che lasciamo la narrazione di questo progetto.


Dialogare attraverso il teatro

di Marilena Crosato

“Circa un anno fa sono arrivata ad Haiti. L’impatto è stato forte. Eppure, a colpirmi, non sono stati i segni della distruzione del terremoto del 2010. Le prime immagini che ancora conservo vivide nella mente sono le strade e i fiumi traboccanti di rifiuti. Tra questi, immancabile, la boite a manger, una scatola di plastica bianca usata per trasportare il pasto quotidiano. Ma come riuscire a far dialogare le comunita’ su un tema cosi’ delicato come la tutela dell’ambiente?
Quando ho iniziato il laboratorio di teatro, anche i ragazzi portavano con sé la boite a manger. Con questo onnipresente oggetto iniziamo a giocare, a sperimentare, a creare, finché non diventa protagonista. La boite a manger diventa oggetto simbolico che collega il cibo – e il gesto quotidiano fondamentale del nutrirsi – all’ambiente – usurpato attraverso l’indifferenza del gettar via quella scatola di plastica.
Con il passare del tempo aumenta il desiderio di tradurre l’esperienza del laboratorio in un vero e proprio spettacolo itinerante da mettere in scena nelle zone periferiche della capitale. In particolare, a Ganthier, Fonds Verretts, Croix de Bouquets e Thomaseau. Ma come fare a muoversi tutti insieme attraverso il paese? Ed ecco che ancora una volta, giocando, entra un nuovo elemento fondamentale tipicamente haitiano entra a far parte del nostro laboratorio teatrale: il tap-tap, tipico mezzo di trasporto collettivo diffuso in tutto il paese. Dipinti con colori sgargianti, sui tap-tap vengono raffigurati volti di star del calcio e di Hollywood, immagini cristiane e, spesso, bandiere americane.


Haiti. Il tap-tap, tipico mezzo di trasporto collettivo diffuso in tutto il paese.
Il tap-tap

Con i ragazzi del laboratorio riflettiamo sul tap-tap e ci accorgiamo che non si tratta solo di una sovraffollata camionetta traballante, ma è anche una vera e propria forma d’arte che, viaggiando nel quotidiano traffico caotico, trasmette i più disparati messaggi in grado di colpire il variegato mondo dell’immaginario haitiano. Dunque, perché non servirsi di due tap tap da usare per muoversi nel paese e, allo stesso tempo, veicolare messaggi che incitano al dialogo e alla tutela dell’ambiente?


Ad aiutarci nell’impresa è Jerry Rosembert Moise, haitiano famoso per la sua street art. Jerry è entusiasta all’idea di trasformare un trasporto pubblico in veicolo di messaggi in grado di mobilitare la società civile su temi come ambiente e diritti. Il lago Azuei e una miriade di immagini–simbolo dell’azione collettiva  diventano i temi dominanti disegnati sui nostri due tap tap. E al posto della bandiera stelle e strisce, la bandiera dell’Unione Europea a ricordare che l’iniziativa è stata resa possibile grazie al suo cofinanziamento. Riusciamo, cosi’, a portare in scena il nostro spettacolo anche nelle aree piu’ periferiche. E i due tap tap, oggetto di cultura popolare e diffusa, continueranno a viaggiare per le strade haitiane, accompagnando nuovi progetti.

Oggi Oxfam Italia è  impegnata ad Haiti in progetti di governance per stimolare il dialogo tra società civile e autorità locali attraverso temi legati all’ambiente, la salute, l’educazione.
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