Dopo la pausa umanitaria, con la ripresa delle ostilità, la situazione nella Striscia di Gaza è drammaticamente peggiorata e la popolazione è allo stremo. Mancano acqua, cibo e cure mediche e gli sfollati registrati hanno raggiunto la soglia dei 1.9 milioni, quasi la totalità della popolazione della Striscia.
La coraggiosa testimonianza di Saed e della sua famiglia
Saed*e la sua famiglia sono sfollati: una condizione che riguarda oggi l’85% della popolazione di Gaza. Dopo aver affrontato un viaggio difficile e pericoloso hanno trovato rifugio in un accampamento gestito dalle Nazioni Unite. Questi centri sono ormai oltre il limite delle capacità e la zona di Rafah, nel Sud della Striscia, è diventata un enorme accampamento, dove non c’è più spazio nemmeno per piantare una tenda. Saed ci racconta il suo arrivo al rifugio:
“I miei fratelli hanno trovato questo posto. Io sono arrivato tardi e le tende erano già state distribuite. Ho trovato delle coperte e ho raccolto dei pezzi di stoffa per appenderli in alto come copertura.’’
In mezzo alla lotta quotidiana per la sopravvivenza, Saed si ritrova a dormire all’aperto, mentre i suoi fratelli si prendono cura dei suoi figli portandoli a dormire con loro all’interno della tenda.
‘’Avevo bisogno di comprare un pezzo di stoffa da usare come copertura: costa 90 Shekel. Non me lo sono potuto permettere, […] avrei finito i soldi.” continua Saed.
![Sahed con la moglie Sawsan e la figlia, nel campo dove hanno trovato rifugio insieme a migliaia di persone.](https://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2023/12/Campo-tendato-nel-sud-di-Gaza.jpg)
Operazioni banali diventano non solo complesse, ma anche rischiose. Saed condivide la sua esperienza di aver messo a repentaglio la propria vita due volte in un giorno, tutto ciò per cercare di procurarsi del pane.
“Pochi giorni fa sono andato a fare la spesa, e poco dopo il negozio è stato colpito da un bombardamento. Appena 15 minuti dopo. Tutti quelli che si trovavano all’interno del negozio sono stati uccisi.’’
Subito dopo aver lasciato il negozio, Saed si è recato in panetteria nel tentativo di trovare un pasto per la sua famiglia dove ha pazientemente atteso il suo turno in fila.
‘’Poco dopo la mia partenza, anche la panetteria è stata colpita da un bombardamento. Sono sopravvissuto alla morte due volte quel giorno’’ conclude Saed.
La drammatica situazione dei bambini
![Una delle famiglie che hanno trovato rifugio nello stesso accampamento di Saed.](https://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2023/12/Campo-tendato-in-Khan-Younis.jpg)
Gli sfollati ospitati nei rifugi delle Nazioni Unite nelle zone centrali e meridionali di Gaza sono in numero quattro volte superiore alle loro capacità. Tra loro vi sono moltissimi bambini, costretti quotidianamente a soffrire sete, fame e paura. Racconta ancora Saed:
“Cerchiamo di far felici i bambini e distrarli dalla realtà. Cerchiamo di descrivere questa come una situazione temporanea, dicendo che torneremo presto a casa. Cerchiamo di semplificare loro le cose, ma hanno paura. Hanno paura e sono terrorizzati perché hanno visto bombardamenti orribili che nessuno può immaginare. È difficile immaginare come un bambino piccolo possa sopportare un bombardamento così intenso.”
![Saed con il figlio, che lo aiuta a cucire delle coperte da usare come tetto della tenda in cui adesso sono costretti a vivere.](https://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2023/12/Saed-con-il-figlio.jpg)
Il nostro impegno a fianco della popolazione civile
- In collaborazione con i nostri preziosi partner locali, stiamo distribuendo pacchi alimentari ricchi di verdure e frutta fresca a migliaia di famiglie ospitate in vari rifugi. Inoltre, forniamo supporto finanziario per l’acquisto di beni di prima necessità e abbiamo distribuito coperte e abbigliamento invernale.
- Un carico di aiuti, pesante cinque tonnellate, è arrivato al confine di Rafah, pronto per entrare a Gaza appena ci sarà consentito. Questo carico include cisterne, taniche, kit per l’analisi dell’acqua e tutta l’attrezzatura necessaria per affrontare la grave carenza di acqua potabile che affligge la popolazione.
Tu, in questo momento di grave emergenza, puoi fare la differenza tra la vita e la morte per le migliaia di persone intrappolate nella Striscia senza un posto dove fuggire per mettersi in salvo. Questi civili innocenti stanno pagando un prezzo altissimo, che nessuno dovrebbe pagare.
*Il nome è stato cambiato per proteggere l’incolumità della persona.