20 Dicembre 2023

La lotta per la sopravvivenza degli sfollati nella striscia di Gaza

 

Dopo la pausa umanitaria, con la ripresa delle ostilità, la situazione nella Striscia di Gaza è drammaticamente peggiorata e la popolazione è allo stremo. Mancano acqua, cibo e cure mediche e gli sfollati registrati hanno raggiunto la soglia dei 1.9 milioni, quasi la totalità della popolazione della Striscia.

La coraggiosa testimonianza di Saed e della sua famiglia

Saed*e la sua famiglia sono sfollati: una condizione che riguarda oggi l’85% della popolazione di Gaza. Dopo aver affrontato un viaggio difficile e pericoloso hanno trovato rifugio in un accampamento gestito dalle Nazioni Unite. Questi centri sono ormai oltre il limite delle capacità e la zona di Rafah, nel Sud della Striscia, è diventata un enorme accampamento, dove non c’è più spazio nemmeno per piantare una tenda. Saed ci racconta il suo arrivo al rifugio:

“I miei fratelli hanno trovato questo posto. Io sono arrivato tardi e le tende erano già state distribuite. Ho trovato delle coperte e ho raccolto dei pezzi di stoffa per appenderli in alto come copertura.’’

In mezzo alla lotta quotidiana per la sopravvivenza, Saed si ritrova a dormire all’aperto, mentre i suoi fratelli si prendono cura dei suoi figli portandoli a dormire con loro all’interno della tenda.

‘’Avevo bisogno di comprare un pezzo di stoffa da usare come copertura: costa 90 Shekel. Non me lo sono potuto permettere, […] avrei finito i soldi.” continua Saed.

Sahed con la moglie Sawsan e la figlia, nel campo dove hanno trovato rifugio insieme a migliaia di persone.
Sahed con la moglie Sawsan e la figlia, nel campo dove hanno trovato rifugio insieme a migliaia di persone. Foto. Ibrahim Alotla/ Alef Multimedia/Oxfam

Operazioni banali diventano non solo complesse, ma anche rischiose. Saed condivide la sua esperienza di aver messo a repentaglio la propria vita due volte in un giorno, tutto ciò per cercare di procurarsi del pane.

“Pochi giorni fa sono andato a fare la spesa, e poco dopo il negozio è stato colpito da un bombardamento. Appena 15 minuti dopo. Tutti quelli che si trovavano all’interno del negozio sono stati uccisi.’’

Subito dopo aver lasciato il negozio, Saed si è recato in panetteria nel tentativo di trovare un pasto per la sua famiglia dove ha pazientemente atteso il suo turno in fila.

‘’Poco dopo la mia partenza, anche la panetteria è stata colpita da un bombardamento. Sono sopravvissuto alla morte due volte quel giorno’’ conclude Saed.

La drammatica situazione dei bambini

Una delle famiglie che hanno trovato rifugio nello stesso accampamento di Saed.
Una delle famiglie che hanno trovato rifugio nello stesso accampamento di Saed. Foto. Ibrahim Alotla/ Alef Multimedia/Oxfam

Gli sfollati ospitati nei rifugi delle Nazioni Unite nelle zone centrali e meridionali di Gaza sono in numero quattro volte superiore alle loro capacità. Tra loro vi sono moltissimi bambini, costretti quotidianamente a soffrire sete, fame e paura. Racconta ancora Saed:

“Cerchiamo di far felici i bambini e distrarli dalla realtà. Cerchiamo di descrivere questa come una situazione temporanea, dicendo che torneremo presto a casa. Cerchiamo di semplificare loro le cose, ma hanno paura. Hanno paura e sono terrorizzati perché hanno visto bombardamenti orribili che nessuno può immaginare. È difficile immaginare come un bambino piccolo possa sopportare un bombardamento così intenso.”

Saed con il figlio, che lo aiuta a cucire delle coperte da usare come tetto della tenda in cui adesso sono costretti a vivere.
Saed con il figlio, che lo aiuta a cucire delle coperte da usare come tetto della tenda in cui adesso sono costretti a vivere. Foto: Ibrahim Alotla/ Alef MultiMedia/ Oxfam

Il nostro impegno a fianco della popolazione civile

  • In collaborazione con i nostri preziosi partner locali, stiamo distribuendo pacchi alimentari ricchi di verdure e frutta fresca a migliaia di famiglie ospitate in vari rifugi. Inoltre, forniamo supporto finanziario per l’acquisto di beni di prima necessità e abbiamo distribuito coperte e abbigliamento invernale.
  • Un carico di aiuti, pesante cinque tonnellate, è arrivato al confine di Rafah, pronto per entrare a Gaza appena ci sarà consentito. Questo carico include cisterne, taniche, kit per l’analisi dell’acqua e tutta l’attrezzatura necessaria per affrontare la grave carenza di acqua potabile che affligge la popolazione.

Tu, in questo momento di grave emergenza, puoi fare la differenza tra la vita e la morte per le migliaia di persone intrappolate nella Striscia senza un posto dove fuggire per mettersi in salvo. Questi civili innocenti stanno pagando un prezzo altissimo, che nessuno dovrebbe pagare.

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*Il nome è stato cambiato per proteggere l’incolumità della persona.

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