24 Ottobre 2019

Mentre il clima uccide, si continua a investire nelle fonti fossili

 

il clima uccide e si investe in fonti fossili: l'ambiente è al collassoLo scorso anno l’investimento globale in fonti non rinnovabili è stato 100 volte quello che le economie più avanzate dovrebbero destinare ai paesi più fragili per contrastare gli impatti devastanti del cambiamento del clima.

È l’allarme lanciato oggi da Oxfam, con un nuovo report, pubblicato in occasione dell’apertura del summit di Parigi sul Fondo Globale per il Clima, che fotografa gli impegni insufficienti e le promesse non mantenute dai paesi più ricchi per sostenere l’adattamento alla crisi climatica dei paesi in via di sviluppo. Un impegno di stanziamento che al momento è fermo a 7,5 miliardi di euro di finanziamenti nei prossimi quattro anni, ossia a poco più della metà di quanto Oxfam stima necessario a sostenere le oltre 300 azioni e progetti, già in cantiere, che potrebbero essere messe in campo nei paesi più poveri, per mitigare la crisi climatica al fianco delle comunità più vulnerabili.

Clima e Paesi: lo scarso impegno a livello globale

Nel dettaglio secondo le stime di Oxfam:

  • Canada, Austria e Paesi Bassi hanno contribuito per un terzo di quello che potrebbero;
  • l’Australia ha dichiarato che si unirà agli Stati Uniti e si rifiuterà di fornire nuovi fondi in occasione del summit di Parigi;
  • Giappone, Italia, Svizzera, Belgio, Finlandia, Portogallo e Nuova Zelanda devono ancora annunciare il loro contributo

L’Italia non si tiri indietro: gli aiuti possono fare la differenza tra vita e la morte di tantissime persone

“Siamo di fronte ad una sempre più evidente “ingiustizia climatica”: decine di milioni di persone nei paesi più poveri del pianeta non hanno nessuna responsabilità sull’accelerazione data all’impatto del cambiamento climatico, eppure ne subiscono le conseguenze più devastanti – ha detto Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne di Oxfam Italia – Una successione sempre più rapida e imprevedibile di eventi climatici estremi – come uragani, siccità prolungate e alluvioni – che letteralmente mettono a repentaglio la sopravvivenza di intere comunità, costringendole a migrare. Per questo il Green Climate Fund è un’ancora di salvezza per i paesi poveri che hanno bisogno di aiuti immediati. Facciamo appello a tutti i paesi più ricchi a contribuire con quella giusta quota di investimenti, che potrebbe fare la differenza tra vita e morte per tantissimi. E chiediamo al Governo, che si sta impegnando in positive politiche per l’ambiente con il Decreto Clima, a non tirarsi indietro proprio in occasione di un vertice cruciale come quello in corso a Parigi”

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