6 Settembre 2013

#NoFoodForFuel: ecco le reazioni politiche alla petizione

 

 

Attivisti #NoFoodForFuel davanti al Parlamento Europeo a Bruxelles (4 settembre 2013; foto di: Lode Saidane)
Attivisti #NoFoodForFuel davanti al Parlamento Europeo a Bruxelles

Grazie alle oltre 18.000 persone che fino ad oggi hanno firmato la petizione e alle tante altre che speriamo possano aggiungersi presto per sostenere a gran voce #NoFoodForFuel, la campagna sta prendendo quota e sta arrivando a farsi sentire nei luoghi dove si decide davvero la sorte della politica europea sui biocarburanti!

Abbiamo messo in scena a Bruxelles la follia di utilizzare cibo per alimentare le nostre automobili, e abbiamo anche sognato un risultato eclatante. Un’edizione speciale di “The Egronomist”, recapitata a tutti gli Europarlamentari lo annuncia: un voto compatto per dire no ai biocarburanti che alimentano la fame e danneggiano l’ambiente. Forse troppo ingenui a sognare uno scenario simile? Abbiamo lanciato la nostra campagna proprio alla ricorrenza del 50° anniversario di “I have a dream”: i sogni per noi sono traguardi raggiungibili!

Restando con i piedi per terra, abbiamo incontrato gli europarlamentari italiani nostri rappresentanti a Bruxelles e siamo stati portavoce dei tanti cittadini in Europa che sono strenui sostenitori di questa campagna. Anche se abbiamo raccolto diverse adesioni, la battaglia resta durissima, inutile nasconderlo. Il risultato del voto europeo dell’11 settembre sui biocarburanti non è affatto scontato: c’è quindi più bisogno che mai di far sentire la voce dei cittadini che chiedono politiche più sostenibili.

Tra le delegazioni italiane a Bruxelles ci incoraggia il sostegno ricevuto da alcuni europarlamentari incontrati. Vi riportiamo qui alcune loro dichiarazioni, video o scritte, in risposta alle azioni della nostra campagna #NoFoodForFuel:

 

The Egronomist

Paolo De Castro – Europarlamentare S&D:

(…) Le energie rinnovabili sono importanti ma dobbiamo stare attenti a non spiazzare la produzione di cibo con la produzione di energia. Abbiamo bisogno di porre attenzione alle risorse naturali sempre più scarse. Non utilizziamo il suolo per produrre energia, ma utilizziamolo per dare risposta ai tanti cittadini del mondo che hanno bisogno di più cibo (…)”. Guarda il video.

Niccolò Rinaldi – Europarlamentare ALDE:

(…) Ricordiamoci che nel mondo la fame è ancora un problema, non è stata sconfitta come a volte qualcuno dice o fa pensare. I biocarburanti sono un’energia rinnovabile sì, ma si tratta di un’energia rinnovabile non sostenibile che va a scapito del capitale umano e delle esigenze della popolazione. Non si può perseguire la logica di un profitto immediato se va a danno della sicurezza alimentare. Spero che le richieste della campagna siano accolte dal Parlamento (…)”. Guarda il video.

Patrizia Toia – Europarlamentare S&D:

Oggi alcune ONG, tra cui Oxfam, ActionAid e Greenpeace hanno distribuito questo simpatico volantino [ndr The Egronimist], personalizzato per me e per altri parlamentari europei. E’ stato apprezzato il nostro contribuito al dibattito sui carburanti alternativi su delle posizioni attente a contemperare i bisogni di energie e carburanti rinnovabili e quelli di produzione alimentare in Europa e nel mondo. Io, in Parlamento, ho sostenuto e sostengo posizioni molto simili e sono fiera di poter dire di aver dato il mio contributo”. Vedi il post sulla pagina Facebook dell’Onorevole. Vedi anche il suo appassionato intervento al Parlamento Europeo nel dibattito sul dossier biocarburanti (aggiornamento al 9 settembre).

Oreste Rossi – Europarlamentare PPE:

(…) Utilizzare del cibo per produrre biocarburanti in condizioni come questa dove ci sono centinaia di milioni di persone che non hanno cibo a sufficienza, non è certo una soluzione logica. Io credo che il cibo debba essere usato per finire nei piatti e non in biocarburante (…)”. Guarda il video.

Andrea Zanoni – Europarlamentare ALDE:

(…) La questione dei biocarburanti ha delle ripercussioni a carattere mondiale. Andare a occupare suolo e produrre derrate alimentari da destinarsi alla produzione di energia non può essere più accettato. Sfruttare terreni agricoli per produrre energia è qualcosa che dovrebbe diventare solo un ricordo, un brutto ricordo. (…)”. Guarda il video.

Susy De Martini – Europarlamentare ECR:

Sono sempre felice di dare il mio supporto a coloro che si battono con entusiasmo per promuovere una giusta causa. Io credo nella necessità di promuovere e tutelare sempre gli interessi dei cittadini e concordo con Oxfam Italia e ActionAid sull’opportunità di investire in ricerca e sviluppo per trovare alternative ai carburanti fossili più efficienti ed ecologiche, al fine di preservare e salvaguardare per le generazioni future le risorse del nostro pianeta. Sono un’attiva sostenitrice del ruolo che l’Europa deve ricoprire sul piano internazionale per diventare il leader mondiale nello sviluppo della tecnologia necessaria e nella produzione e distribuzione di motori elettrici che sono un’ottima alternativa ai carburanti tradizionali e ai biocarburanti”.

Giancarlo Scottà – Europarlamentare EFD:

La produzione di cibo non deve interferire con la produzione di biocarburanti. Ecco, quindi, che i biocarburanti dovrebbero pervenire soltanto da quei terreni che, per natura, non sono vocati alla coltivazione di prodotti alimentari”.

Francesco De Angelis – Europarlamentare S&D:

La tutela dell’ambiente e il rispetto dei diritti umani devono essere elementi imprescindibili di ogni revisione delle politiche europee sui biocarburanti. Bisogna continuare a lavorare, come abbiamo fatto in questi mesi soprattutto in Commissione Ambiente, per una legislazione europea più equa e sensibile alle ragioni degli ultimi, ovunque si trovino“.

 


E il Governo italiano come ci risponde? Tutto tace dai nostri interlocutori al Governo, ma non permetteremo che migliaia di cittadini rimangano senza risposta. Perché “pance vuote, serbatoi pieni” è inaccettabile. E l’Italia deve scegliere da che parte stare!

 

Tu da che parte stai? Firma la petizione urgente e aiutaci a diffonderla: www.change.org/nofoodforfuel

Il momento di agire è adesso!

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