Gli operatori di Oxfam sono al lavoro nell’isola di Samar e nelle zone colpite da Hagupit; dalle prime valutazioni compiute la priorità numero uno è garantire agli sfollati nei centri di evacuazione acqua e beni prima necessità, prevenendo la diffusione di malattie.
Nel complesso sono oltre 1,2 milioni le persone colpite da Hagupit circa 260 mila famiglie, mentre si contano 21 vittime, di cui 16 nella provincia di Borongan, nell’isola di Samar.
Oxfam sta inoltre lavorando in stretto coordinamento con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e le amministrazioni locali, per far fronte alla necessità di acqua pulita e servizi igienico-sanitari in 20 dei 56 centri di evacuazione predisposti a Tacloban.
“I piani di evacuazione della popolazione predisposti dal Governo e dalle comunità locali hanno salvato la vita a tantissime persone. – ha detto il direttore di Oxfam nelle Filippine Justin Morgan – Le famiglie che non possono tornare a casa per i danni causati da Hagupit devono però essere in grado di rimanere all’interno di centri di evacuazione nelle migliori condizioni possibili, ed è fondamentale garantire loro fornitura di cibo, acqua e servizi igienici. Inoltre in diverse zone di Tacloban molte case sono state gravemente danneggiate, ed è quindi necessario reperire al più presto materiali che permettano di riparare le abitazioni in tempi rapidi ”.
Sebbene l’intensità di Hagupit sia diminuita, nell’isola di Luzon, nell’area di Manila, sono attese nelle prossime ore forti piogge, che aumentano il rischio di inondazioni, per questo motivo sono già state evacuate quasi 8.000 persone.
“Oxfam continuerà a lavorare con il Governo e altri partner umanitari per garantire la sicurezza di tutte le comunità colpite da Hagupit,”, ha concluso Morgan.
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