In Palestina, la violenza sistemica e l’oppressione sono realtà quotidiane, che colpiscono ogni aspetto della vita. L’occupazione israeliana, lo sfruttamento sistemico di tutte le risorse e il genocidio in corso a Gaza stanno privando milioni di persone dei loro diritti fondamentali. Questa violenza, radicata in un sistema coloniale organizzato, con matrice patriarcale, razzista e capitalista, aggrava le disuguaglianze di genere e crea barriere che impediscono a donne, bambine e persone queer di partecipare pienamente alla vita sociale, economica e politica, negando loro i diritti umani.
In Palestina, questi sistemi si manifestano in ogni ambito: dai conflitti armati alle disuguaglianze economiche, fino alla crisi climatica. Il risultato? Donne, bambine, bambini e persone non binarie sono spinte verso condizioni di sfruttamento sempre più gravi e sono le prime vittime nei conflitti.

La vita delle donne sotto occupazione israeliana
Il progetto degli insediamenti israeliani ha frammentato la Cisgiordania e devastato l’economia palestinese, causando povertà e sofferenza. Le famiglie affrontano continue violenze da parte di coloni estremisti, trasferimenti forzati, restrizioni alla libertà di movimento.
Nonostante l’illegalità degli insediamenti secondo il diritto internazionale, molti Stati continuano a sostenerli.
A causa delle restrizioni economiche imposte dall’occupazione israeliana, un numero crescente di donne palestinesi è costretto a lavorare negli insediamenti illegali, in condizioni di grave sfruttamento.
Gaza: il genocidio sotto gli occhi del mondo
A Gaza si sta consumando un genocidio. Dopo decenni di isolamento forzato, la violenza sistemica è esplosa nella forma più brutale. Due anni di attacchi devastanti hanno lasciato solo distruzione e un fragile cessate il fuoco non è sufficiente a porre fine alla sofferenza della popolazione di Gaza.
La voce delle donne palestinesi
In ogni emergenza, le donne sono le più colpite. In Palestina, si fanno carico della maggior parte del lavoro di cura, fornendo sostegno emotivo e fisico alle famiglie. La violenza che affrontano è inimmaginabile e deve finire.
Durante la campagna dei 16 Giorni di Attivismo, vogliamo garantire alle donne palestinesi lo spazio per farsi ascoltare e raccontare le loro storie. Da Gaza a Gerusalemme, dalla Cisgiordania e oltre i confini della Palestina, condivideranno la loro prospettiva su come la violenza sistemica si manifesta nella vita palestinese. E cosa dobbiamo fare per porvi fine.
Le voci di queste donne non possono e non devono essere ignorate. Non possiamo essere la generazione che è rimasta a guardare mentre la Palestina veniva cancellata.
Seguici sui nostri canali per ascoltare le testimonianze delle donne palestinesi e condividi la loro voce.







