18 Marzo 2025

FINE DEL CESSATE IL FUOCO A GAZA, SI RISCHIA LA CATASTROFE UMANITARIA

 
A Gaza i bombardamenti distruggono ogni cosa
L’impatto dei bombardamenti a Gaza City – Credit Oxfam

Roma, 18 marzo 2025 – A commento dei nuovi attacchi israeliani su Gaza, Paolo Pezzati portavoce sulle crisi umanitarie di Oxfam Italia, ha dichiarato:

“La rottura dell’accordo sul cessate il fuoco a Gaza da parte di Isarele è ingiustificabile e ha causato oltre 300 vittime e centinaia di feriti. In nessuna circostanza è ammissibile il continuo attacco sui civili e sulle infrasrutture essenziali da cui dipende la sopravvivenza della popolazione. La tregua che è stata rotta rappresentava l’unico barlume di speranza per 2 milioni di palestinesi allo stremo e per gli ostaggi israeliani rimasti. Come se non bastasse le autorità israeliane hanno ordinato anche nuove evacuazioni che costringono migliaia di persone a a spostarsi, ancora una volta, verso luoghi dove non verrà comunque garantita la loro sicurezza, in palese violazione del diritto internazionale”.

La situazione umanitaria a Gaza dunque rimane drammatica, destinata ad aggravarsi.

“Dall’inizio di marzo, in coincidenza con l’inizio del Ramadan, Israele ha posto Gaza sotto un assedio totale impendendo l’ingresso di cibo, carburante e qualsiasi aiuto umanitario. – ha aggiunto Pezzati – Una settimana fa ha anche tagliato l’elettricità che manteneva in funzione l’unico impianto di desalinizzazione dell’acqua ancora operativo a Gaza, vitale per mezzo milione di persone. In questo momento il sistema sanitario, già al collasso, non riesce a soccorrere le vittime degli attacchi, mentre gli ospedali stanno finendo le scorte di medicinali e attrezzature.

L’appello per un immediato ripristino del cessate il fuoco

“Questa tragedia continua a consumarsi in primo luogo per la mancanza di volontà da parte della comunità internazionale nel riconoscere le violazioni del diritto internazionale commesse da Israele. – conclude Pezzati – Rispettarlo non è facoltativo. Il diritto internazionale esiste per proteggere I civili ovunque e dovrebbe essere sostenuto universalmente. Per questo lanciamo un appello urgente affinchè tutte le parti si rimettanno subito al lavoro per ripristinare un cessate il fuoco immediato e duraturo”.

La risposta di Oxfam a Gaza

Oxfam è intervenuta tempestivamente per rispondere agli enormi e crescenti bisogni della popolazione di Gaza. Un lavoro quotidiano che ha consentito dall’inizio della crisi di soccorrere oltre 1,2 milioni di persone nelle zone più colpite di Gaza, tra cui 150 mila solo negli ultimi 2 mesi.  Vitale è stata la distribuzione di acqua pulita e cibo, di coperte e abiti caldi per affrontare l’inverno nei campi profughi dove sono stati installati servizi igienici.

Un intervento che si intensificherà nei prossimi mesi – in particolare appena sarà consentito l’ingresso di nuovi aiuti umanitari – in soccorso delle comunità di sfollati più vulnerabili con l’obiettivo di fornire aiuti essenziali e ricostruire le infrastrutture idriche e igienico sanitarie indispensabili alla sopravvivenza della popolazione, limitando così la diffusione di epidemie.

Fino al 5 aprile si può sostenere la risposta di Oxfam a Gaza con un SMS al 45593

Ufficio stampa

Mariateresa Alvino – 348.9803541 – [email protected]

David Mattesini – 349.4417723 – [email protected]

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