Roma, 6 maggio 2025 – 55 organizzazioni, tra cui Oxfam, che operano in Israele e nei Territori palestinesi occupati lanciano un appello urgente alla comunità internazionale per contrastare le nuove regole imposte da Israele, relative alla registrazione delle Ong internazionali.
Tali norme sono basate su criteri vaghi, discrezionali e politicizzati ed inoltre mirano:
Per oltre un anno e mezzo, le organizzazioni umanitarie hanno continuato a operare nonostante le inedite limitazioni imposte, garantendo a milioni di persone l’accesso agli aiuti alimentari, all’acqua pulita, all’assistenza sanitaria e legale, all’istruzione in tutti Territori Occupati Palestinesi. Le nuove regole di registrazione minacciano ora di bloccare questo lavoro essenziale, rischiando di creare un pericoloso precedente.
In base alle nuove disposizioni, le ONG già operanti in Israele possono subire infatti la cancellazione della propria registrazione, mentre nuovi richiedenti rischiano di essere respinti sulla base di criteri arbitrari o valutazioni puramente politiche: si può essere accusati, per esempio, di aver espresso una posizione volta a “delegittimare Israele” o aver denunciato violazioni del diritto internazionale.
Fattori di esclusione possono essere anche il sostegno negli ultimi 7 anni a campagne di boicottaggio verso Israele (anche se intraprese a titolo personale da dipendenti partner, membri del consiglio di amministrazione o fondatori) o il mancato rispetto di requisiti di rendicontazione esaustivi.
Considerando la difesa dei diritti umani e umanitari come potenziale minaccia per lo Stato, le autorità israeliane possono dunque impedire alle organizzazioni umanitarie di agire secondo il proprio mandato, solo per aver denunciato le condizioni di vita sul campo, costringendole di fatto a scegliere tra portare aiuti alla popolazione colpita o difenderne i diritti denunciando la loro violazione.
Le ONG sono inoltre tenute a presentare a Israele, al momento della richiesta di registrazione, elenchi completi del personale e altre informazioni sensibili sulle loro famiglie. Un elemento che desta gravi preoccupazioni per la tutela della sicurezza degli operatori umanitari e sanitari, spesso bersagli di attacchi, minacce e detenzioni.
Queste nuove regole arrivano dopo mesi di violenze e restrizioni, mai riscontrate dalle agenzie umanitarie:
Secondo il diritto umanitario internazionale, le potenze occupanti sono obbligate a facilitare un’assistenza umanitaria imparziale e a garantire il benessere della popolazione protetta. Qualsiasi tentativo di condizionare l’accesso umanitario all’allineamento politico o di penalizzare le organizzazioni per l’adempimento del loro mandato rischia quindi di violare questi principi.
La Corte internazionale di giustizia (CIG) ha ordinato a Israele di consentire la consegna senza ostacoli degli aiuti umanitari a Gaza in tre ordini di misure provvisorie giuridicamente vincolanti nel 2024. Tuttavia, queste nuove regole ampliano e istituzionalizzano le barriere esistenti agli aiuti.
Le organizzazioni firmatarie dell’appello chiedono quindi agli Stati, tra cui l’Italia, ai donatori e alla comunità internazionale di:
Le organizzazioni firmatarie sottolineano inoltre che l’impegno nel processo di registrazione per poter continuare a realizzare operazioni umanitarie essenziali per la popolazione, non deve essere interpretato come un’approvazione di queste misure.
Tutte rimangono impegnate nella fornitura di aiuti umanitari, in progetti e attività per lo sviluppo e la costruzione della pace che siano indipendenti, imparziali e basati sulle necessità, in piena conformità con il diritto internazionale e i principi umanitari che ne derivano.
Le organizzazioni firmatarie sono pronte a confrontarsi con le autorità israeliane sui processi amministrativi, ma non possono accettare misure che penalizzano il lavoro umanitario o espongono il personale a ritorsioni. Queste misure non solo compromettono la risposta nei Territori Occupati Palestinesi, ma costituiscono anche un pericoloso precedente per la realizzazione di operazioni umanitarie in tutto il mondo.
Ufficio stampa Oxfam Italia
Mariateresa Alvino – 348.9803541 – [email protected]
David Mattesini – 349.4417723 – [email protected]
Le organizzazioni firmatarie: