12 Agosto 2019

Giornata Internazionale della Gioventù

 

Giornata internazionale della gioventù: celebriamo i giovani che vogliono rendere il mondo un posto migliore.

4 persone su 10 oggi (il 42% della popolazione mondiale) hanno meno di 25 anni. Per la Giornata internazionale della gioventù, vogliamo celebrare tutte quelle ragazze e quei ragazzi che con passione, conoscenze e impegno scelgono di rendere il mondo un posto migliore, un passo alla volta, facendo sentire la propria voce e agendo in prima persona. Iniziamo con Andrea, Claudia e Alexandra e Claudio (riprese e montaggio) che ci parlano del perché hanno scelto di essere attivisti e di fare parte del progetto europeo di Oxfam Italia “Amplifying voices”. Lasciatevi ispirare e aiutateci ad amplificare le loro voci condividendo questo video e dalla testimonianza di Lavinia!

L’esperienza di Lavinia

“Mi chiamo Lavinia, ho 18 anni, frequento il Liceo Artistico di Sesto Fiorentino e mi definisco una “terrona fuori sede” poiché nata in Sicilia. Abito in Toscana e ho un fratello più piccolo di me, che adoro. La mia storia di attivismo inizia con una paura che ho voluto superare inseguendo un sogno: sentivo infatti un interesse forte per le tematiche legate ai diritti umani e allo sviluppo sostenibile ma sentivo di non essere abbastanza informata per fare qualcosa. Poi però c’era il mio sogno: aiutare il cambiamento usando l’arte e mettendo insieme studenti ed artisti per sensibilizzare le persone.

Lavinia e la sua testimonianza per la giornata della gioventù

Tutto è iniziato quindi con la prima opportunità: un progetto di cittadinanza attiva a scuola, chiamato Walk the Global Walk, insieme ad Oxfam. Quasi come per magia, con l’impegno e la determinazione di tutti, si è innescato un circolo virtuoso e dopo aver partecipato a delle lezioni formative con la mia classe abbiamo co-progettato e realizzato, con il supporto del Sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, azioni per studenti e per la comunità in generale dedicati alla sostenibilità ambientale e alla raccolta differenziata. Molti studenti hanno partecipato ai nostri workshop dove avevamo invitato anche artisti locali che lavorano con materiali riciclati o con l’upcycling (connettendo quindi scuola e mondo del lavoro) e i cittadini invece si sono trovati a partecipare a un flash mob mirato a sensibilizzare le persone sull’importanza di fare correttamente la differenziata.

Tante persone inorridiscono alla parola “cambiamento”, al pensiero di lottare per cambiare le cose per un mondo più giusto. Credetemi, non dovete avere paura ad attivarvi: io per esempio ho coordinato la creazione e lo svolgimento dei workshop insieme al mio team di compagni e compagne di scuola e ho incontrato più volte il Sindaco per discutere del flash mob e avere i permessi. Con la mia esperienza di attivismo ho conosciuto persone stupende, ho sviluppato consapevolezza e autoconsapevolezza delle mie capacità. Diventare attivisti ha fatto sentire me e i miei compagni più responsabili, ci ha fatto sentire che per la prima volta potevamo davvero cambiare le cose. E lo abbiamo fatto: persino nella mia famiglia adesso stiamo più attenti, ad esempio a scegliere un prodotto piuttosto che un altro perché a km0. Le persone possono giudicarti negativamente per quello che stai facendo perché hanno paura di cambiare le loro abitudini e la loro mentalità o perché non conoscono abbastanza la questione. Possono giudicarti perché sei giovane. La mia risposta? Ecco i dati, ecco i fatti, ecco i miei valori e credo che anche tu dovresti unirti. Lasciare spazio per il dialogo è sempre importante.

Succede poi qualcosa di magico quando apriamo la prima porta delle possibilità ed è che poi continuano ad aprirsene altre! Io, per esempio, sempre con Oxfam, ho potuto partecipare al DEAR Forum a Sofia, in Bulgaria, dove insieme a ragazze e ragazzi provenienti da tutta Europa abbiamo discusso di partecipazione attiva dei giovani nella società, cambiamenti climatici e un tema che mi sta molto a cuore, quello della migrazione. Ne sono uscita cambiata: tornata a casa mi sentivo al settimo cielo perché non avevo mai viaggiato senza i miei genitori o senza i miei amici e soprattutto non avevo mai conversato in una lingua che non fosse la mia (l’inglese!), non mi ero mai relazionata con così tante persone provenienti da tutta Europa. Da ognuna di loro ho imparato qualcosa e ho riportato questo mio entusiasmo a scuola: la Dirigente Scolastica mi ha dato spazio durante un’assemblea scolastica alla quale ho raccontato la mia esperienza ai miei compagni ed ho usato ogni momento libero per diffondere quello che avevo imparato.

Per poter raggiungere l’obiettivo è importante lavorare divertendosi. Voler fare azioni che portino a dei cambiamenti implica sforzo: a volte è faticoso, fa caldo, hai in testa solo la voglia di tornare a casa, ma se sei in un ambiente piacevole, se ti diverti, ti togli ogni pensiero dalla testa. C’è un’altra cosa che voglio dirvi ed è che la fiducia è essenziale: quando ci rendiamo conto di poter contare su chi ci sta intorno, tutto è fattibile. Mi sono accorta che anche con i gesti più semplici come differenziare i rifiuti nel contenitore giusto e far vedere che non ci pesa affatto, facciamo sì che gli altri si sentano motivati, accorgendosi che può essere la cosa più semplice del mondo e che in poco tempo ci verrà naturale. Vogliamo continuare a lavorare con il Sindaco, monitorare come sta andando la raccolta differenziata a Sesto Fiorentino. Non vedo l’ora!

Non è vero che il singolo non può fare la differenza, c’è sempre qualcuno magari dall’altra parte del mondo che vuole fare la differenza e che già nel suo piccolo la sta facendo. Non scoraggiatevi perché siamo tutti essenziali, abbiamo bisogno gli uni degli altri e possiamo davvero cambiare le cose.

È scontato dire che i giovani siano gli adulti di domani, è vero, ma proprio per questo dovete darci la possibilità di fare qualcosa perché NOI giovani cittadini attivi siamo in grado di farlo: le nostre menti fresche ci permettono di essere più flessibili, quindi chi meglio di noi può muovere il cambiamento? Con l’aiuto dei decisori politici possiamo farlo. Voglio continuare a essere un’attivista per la partecipazione giovanile, per la lotta al cambiamento climatico e per parlare di migrazione in un altro modo.

Il mio consiglio ai ragazzi e alle ragazze della mia età: cercate opportunità gratuite per andare all’estero per conoscere realtà differenti dalla nostra, informatevi, partecipate perché sono tutte esperienze indimenticabili.”

Lavinia durante la manifestazione a Firenze

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