21 Marzo 2013

In Mali del nord manca cibo e prezzi alimentari in continuo aumento

 
Mali, raccolta del cotone

Nella regione di Gao, Mali del Nord, è ormai crisi alimentare: sempre più difficile reperire cereali sul mercato, i prezzi sono alle stelle e la chiusura della frontiera algerina impedisce lo scambio di generi alimentari fondamentali.


Da una recente analisi condotta tra gennaio e febbraio nel circondario di Bourem, nella regione di Gao, dove Oxfam lavora, è chiaramente emerso che l’80% degli adulti ha ridotto la propria razione di cibo quotidiana per consentire ai figli di mangiare almeno 2 volte al giorno.
A gennaio i prezzi alimentari erano lievitati del 70% come diretta conseguenza delle operazioni militari e a febbraio non si erano ancora stabilizzati, dopo aver subito una crescita ben oltre la media degli ultimi 5 anni. Cereali come il sorgo, il miglio e il mais sono praticamente scomparsi dal mercato,  mentre altri generi alimentari fondamentali come pasta, olio, zucchero e riso scarseggiano a causa della chiusura della frontiera algerina
A Gao città non c’è carburante, reperibile solo a caro prezzo, le reti idriche e elettriche riportano danni dovuti ai combattimenti, con gravi difficoltà di rifornimento. L’intervento militare ha imposto lo sbarramento di strade, molti commercianti hanno lasciato l’area e sempre a Gao non c’è più il mercato di verdure dove si rifornivano le famiglie più povere, distrutto in un incendio durante i combattimenti di febbraio.
A Gao i prezzi sono aumentati in modo esorbitante, il riso costa il 50% in più rispetto a ottobre e la gente non può permetterselo. Il sistema bancario è al collasso e la popolazione non ha contante su cui fare affidamento. Sarà difficile far fronte ai bisogni primari se la situazione non migliora.”, ha detto Riccardo Sansone, responsabile del coordinamento umanitario di Oxfam Italia.

Oxfam lancia un appello alla comunità di donatori per un aiuto immediato. Dei 386 milioni dollari che le Nazioni unite hanno richiesto ne sono arrivati solo 56, il 17% del totale.
L’accento posto negli ultimi mesi sulle operazioni militari rischia di far dimenticare il bisogno di aiuto in settori chiave come sicurezza alimentare, rifornimenti idrici, servizi igienici, istruzione e sanità.
Per assistere la popolazione colpita nelle regioni di Gao e Segou nei prossimi 6 mesi, Oxfam stima che ci sia bisogno di 9 milioni di dollari. Alcuni donatori come l’Agenzia per l’aiuto umanitario della Commissione europea (ECHO) hanno già provveduto significativamente.
Oxfam raggiunge attualmente 70.000 persone, l’ultima distribuzione di cibo è stata effettuata all’inizio di marzo.

Per donare: con bollettino postale, c/c n. 14301527 intestato a Oxfam Italia (causale Emergenza Mali)

Mariateresa Alvino – Roma – [email protected] +39.348.9803541
Habibatou Gologo – Bamako – [email protected]  Tel + 223 – 66 75 2553
Charles Bambara  – Dakar – [email protected]  tel +221 77 639 41 78
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