19 Dicembre 2012

La Bosnia che non ti aspetti

 
Sarajevo
Sarajevo

Vladimir Pazin ha 23 anni e parla un inglese fluente, con leggero accento americano. Ha studiato lingue, si è specializzato in business & administration e dopo un breve periodo di lavoro a New York ha deciso di tornare a Mostar. Dove oggi è direttore di Okusi Herzegovinu, l’associazione che promuove, assiste e coordina decine di piccole aziende produttrici di cibo, vino, manufatti dell’artigianato in Bosnia Erzegovina.  “Questa terra ha un tesoro pressoché sconosciuto, prodotti tradizionali e bellezze naturali incredibili. Sono convinto che si possa ripartire da questa ricchezza e per questo sono tornato, per lavorare ripartendo dalla terra.” La valle della Neretva, Nevesinje, Mostar e Sarajevo, vere perle nel cuore di una terra che si concentra sempre di più sulla valorizzazione delle sue risorse, sul proprio passato e sulle proprie tradizioni, facendo dell’accoglienza e del multiculturalismo la sua identità.

Sono stati questi i tratti caratterizzanti il nostro lavoro in questi anni in questo meraviglioso paese. Ci siamo concentrati nel favorire la riscoperta di terre, profumi e sapori che la guerra aveva distrutto e che sembravano per se per sempre. E la ricostruzione è passata attraverso il sostegno alle istituzioni, alle piccole imprese, agli enti locali per rafforzarne competenze, strategie e capacità. La sfida che abbiamo accolto insieme ai tanti piccoli produttori, alle donne, agli artigiani è proprio quella di guardare al futuro salvaguardando il patrimonio passato: investiamo sui prodotti locali – vino, formaggio, miele – e promuoviamo il turismo, garantendo fonti preziose di reddito e salvaguardando l’ambiente. per questo abbiamo iniziato a combattere la caccia di frodo, formando i guadiaparchi e collaborando con le istituzioni.  Abbiamo anche iniziato a lavorare con le energie rinnovabili per combattere la deforestazione (in Bosnia, ma anche in Albania) e favorire il risparmio energetico: partendo dalle case, dalle stufe, che con il nuovo design consentono di risparmiare il 50% di energia (legna, gas, energia elettrica).

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