Dialogo, condivisione e riflessioni su come costruire un futuro più giusto e inclusivo.
Studiosi, politici, economisti, scrittori, giornalisti, istituzioni e rappresentanti della società civile si sono confrontati in un ricco programma di incontri nelle giornate dell’Oxfam Festival appena concluse a Firenze. Abbiamo parlato di modelli di impresa più equi, tassazione della ricchezza, riconoscimento del contributo del lavoro migrante e crisi umanitaria a Gaza, insieme a circa 2.500 ospiti e partecipanti nelle tre sedi del Festival: l’Istituto degli Innocenti, la nuova libreria Giunti-Odeon e il Cinema La Compagnia.
UNA SERATA DI SOLIDARIETÀ PER GAZA
Note e parole per Gaza è stato lo spettacolo che ha inaugurato il Festival, giovedì 24 ottobre. Durante la serata musicisti e artisti hanno deciso di donare la propria voce per raccontare le toccanti testimonianze raccolte sul campo. Un’occasione per riflettere sul disastro umanitario in corso a Gaza, dove fin dalle prime ore siamo stati a fianco della popolazione civile. Sul palco, con la conduzione di Angelo di Benedetto, sono stati con noi Chiara Baschetti, Antonio De Matteo, Claudia Zanella, insieme ai musicisti e alle musiciste Paolo Benvegnù, Giancane, Ginevra de Marco, Meri Lu Jacket, Lorenzo Pellegrini, Piero Pelù.
IL TEMA DELLA GIUSTIZIA ECONOMICA AL CENTRO DEL FESTIVAL
Focus di questa edizione del Festival è stato il rapporto tra mondo economico, sostenibilità e inclusività: i tavoli di discussione e gli interventi hanno aperto interessanti riflessioni su giustizia sociale e ruolo della cooperazione, con la partecipazione tra gli altri di Don Luigi Ciotti di Libera, Anna Fasano, presidente di Banca Etica e ancora Clara Mattei, docente della New School of Social Research di New York. Don Ciotti ci ha incoraggiato a credere nel valore del Terzo Settore e a lavorare insieme con coraggio e fiducia: le sue parole ci resteranno nel cuore. Oggi più che mai, siamo chiamati a unirci, a proporre e a mobilitarci senza paura.
Un tema chiave del Festival è stata la discussione dell’agenda Tax the Rich: al centro del dibattito, la tassazione dei grandi patrimoni come strumento per promuovere una redistribuzione più equa delle risorse e combattere le disuguaglianze sociali a favore di una maggiore equità economica. “L’opposizione a una tassa sui grandi patrimoni non è solo ideologica ma strutturale: chi detiene il potere economico ha anche il potere di plasmare il dibattito pubblico e le decisioni politiche, bloccando ogni misura che potrebbe ridurre le disuguaglianze patrimoniali” ha dichiarato Peter Gomez, direttore de Il Fatto Quotidiano.it
LE DISUGUAGLIANZE NEL MERCATO DEL LAVORO
Il Festival ha anche offerto l’occasione di discutere su come superare la retorica allarmistica e riconoscere il potenziale delle migrazioni come risorsa per un futuro più prospero e inclusivo. E’ stato evidenziato il ruolo delle attività incentrate sul coinvolgimento attivo dei cittadini nei percorsi di inclusione delle persone rifugiate. L’economista Tito Boeri ha contribuito a confutare una narrativa distorta: “Il rischio che gli immigrati possano portare via il lavoro alle persone del paese è praticamente zero. Tant’è che anche nelle preoccupazioni degli italiani, in effetti, il lavoro è l’ultimo dei problemi che loro associano all’immigrazione’’. Abbiamo anche affrontato il tema delle disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro, perpetuate da pregiudizi e stereotipi di genere che ostacolano l’ambizione e la crescita professionale delle donne, le loro possibilità di occupazione e il loro ruolo in ambito sociale ed economico.
IL CONTRIBUTO A UNA NARRATIVA AUTENTICA DELLA CATASTROFE DI GAZA
Il panel “La realtà oltre la narrazione” è stato occasione per ascoltare le testimonianze dirette di chi vive e gestisce ogni giorno l’emergenza, per meglio comprendere la realtà dietro le immagini che vediamo ogni giorno sui media. “Per cambiare la narrativa, dobbiamo raccontare quello che accade realmente sul campo, portando alla luce le esperienze e le storie di chi vive il conflitto ogni giorno.’’ Anche questo è il valore del nostro lavoro sul campo: Carmen Lasorella ha affrontato il tema del nuovo ruolo del giornalismo a fronte di fake news e intelligenza artificiale che crea notizie false e manipola la realtà. Dialogando con Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia, ha ribadito il ruolo delle organizzazioni non governative in queste emergenze: “la presenza sul campo è fondamentale. I nostri colleghi e colleghe condividono testimonianze senza filtri, portando una visione chiara della realtà locale.’’
UN IMPEGNO PER IL FUTURO
Oxfam Italia ha assegnato anche quest’anno il premio Combattere la disuguaglianza – si può fare ai tanti, privati e aziende, che hanno già iniziato a prendersi cura del futuro perseguendo un presente illuminato. Un impegno che, anche alla luce della presenza entusiastica di relatori, ospiti e pubblico di questa nuova edizione del Festival, ci fa essere ottimisti per il futuro:
“Le scelte economiche hanno effetti determinanti sulla politica e ciascuno di noi può fare la differenza. – commenta Emilia Romano, Presidente di Oxfam Italia – Non concetti astratti ma pratiche concrete sulle quali confrontarsi, reinventarsi per promuovere il cambiamento e fare la differenza. La disuguaglianza può essere combattuta nel mondo dell’impresa, della politica ma anche con la partecipazione di tutti i cittadini. L’adesione entusiastica di relatori, ospiti e pubblico di questa nuova edizione del Festival, ci fa essere ottimisti per il futuro e pieni di entusiasmo nella creazione di nuove iniziative per puntare l’attenzione su questi temi cruciali”.
La terza edizione dell’Oxfam Festival è stata organizzata grazie al patrocinio e al contributo di Regione Toscana e Città Metropolitana di Firenze; al contributo di Fondazione CR Firenze; al patrocinio del Consiglio Regionale della Toscana; alle aziende partner Lavazza Group e Valoritalia; e al partner tecnico Unicoop Firenze; con il Patrocinio di Rai per la Sostenibilità – ESG e in collaborazione con Bompiani, Accademia di Belle Arti di Firenze e il Festival dei Popoli.