20 Novembre 2015

Porte chiuse e profughi bloccati lungo la rotta balcanica

 
Šid in Serbia al confine con la Croazia

A partire dal 20 novembre, molti paesi lungo la rotta balcanica – Macedonia, Serbia, Croazia e Slovenia – stanno permettendo l’ingresso solo a persone provenienti da Siria, Afghanistan o Iraq.  Al momento tutti i profughi di altre nazionalità che viaggiano verso l’Europa alla ricerca della sicurezza, si vedono l’ingresso negato. Questa decisione rischia di lasciare migliaia di persone bloccate lungo il percorso con davanti a sé un futuro incerto. Oxfam è molto preoccupata per il potenziale deterioramento della situazione umanitaria nel caso questa politica dovesse proseguire, specialmente per quanto riguarda persone che scappano da conflitti e persecuzioni in cerca di sicurezza. Oxfam si appella inoltre alle autorità locali e nazionali affinché permettano alle Organizzazioni Non Governative di poter raggiungere queste persone per assisterle.


Tutti i paesi devono rispettare i diritti dei profughi, in linea con i loro obblighi derivanti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, trattenendosi dal respingere le persone e garantendo a tutti un’analisi su base individuale della propria richiesta d’asilo, senza prendere decisioni arbitrarie basate sulla nazionalità.

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