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La Lucciola rappresenta una realtà di eccellenza, perfettamente integrata all’interno della realtà produttiva che contraddistingue la regione e che rappresenta anche il fondamento del lavoro di Oxfam Italia, che dedica al sostegno allo sviluppo locale del territorio, in modo principale alle piccole associazioni di produttori, contadini e artigiani, gran parte dei propri programmi nel mondo. Un esempio particolarmente significativo di promozione del territorio attraverso azioni produttive di qualità che coinvolgono e integrano le fasce più deboli e marginali della popolazione. La presentiamo attraverso le parole di Vittorio Iervese, che ha visitato la struttura con una nostra operatrice.
Abbiamo deciso quindi di canalizzare tutte le risorse disponibili di quanti vorranno sostenerci nell’aiutare La Lucciola ad allestire strutture provvisorie ma sicure, che consentano di proseguire le attività durante il prossimo inverno, a beneficio di tanti bambini e delle loro famiglie.
Il Centro di Terapia Integrata per l’Infanzia La Lucciola – Stuffione di Ravarino (MO)
Il Centro di Terapia Integrata per l’Infanzia La Lucciola opera da circa 30 anni nell’educazione, terapia e riabilitazione dei bambini con gravi disabilità: sindrome di Down, paralisi cerebrale infantile, disturbi dello spettro autistico, sindromi neurologiche, disturbi dell’apprendimento e altro. Accoglie bambini e adolescenti fra 3 e 18 anni, applicando un modello operativo che integra le più avanzate conoscenze scientifiche con un’operatività centrata sulla vita reale con le sue attività quotidiane, i suoi ritmi, le sue esigenze concrete. Il Centro ospita circa 40 bambini che vi svolgono attività diurne, e sorge in un antico complesso di cui fanno parte una villa padronale, alcune dipendenze, un ampio parco, tutti sede delle attività di cura dei bambini, che lo frequentano per tutta la giornata 5 giorni la settimana.
Il sisma del 20 e del 29 maggio ha gravemente lesionato tutte le strutture: la villa è totalmente inagibile – se si verificassero nuove scosse intense, la probabilità di crollo è altissima – gli altri stabili presentano danni seri che permettono solo rari e rapidi accessi per il recupero dei materiali di prima necessità. Altri edifici sono seriamente lesionati come la struttura che accoglie alcuni laboratori; l’acetaia, la serra e non è più possibile accedervi. I bambini e gli operatori sono usciti incolumi dalla devastazione, ma la realtà di trent’anni di impegno, rigore, passione per i bambini rischia di concludersi così.
«Questa villa era ideale per le nostre attività, l’avevamo arredata e curata con sacrifici e amore infinito – spiega Emma Lamacchia, la Responsabile del centro – tutto il lavoro che abbiamo fatto in venticinque anni di attività appare sospeso alle precarie condizioni della struttura».
Di fronte a questa grave emergenza la Direzione del Centro, immediatamente concordi tutti gli operatori, ha ritenuto di dover continuare, senza alcuna interruzione, l’attività coi bambini. In questo territorio la paura e il panico sono grandi: i bambini, e soprattutto quelli con problemi più gravi, hanno più che mai bisogno di aiuto.
Gli operatori del centro hanno così dovuto trasferire le attività all’aperto, nel grande giardino che circonda la villa, facendo fronte a grandi disagi. E’stato allestito un campo di tende nel quale hanno trovato alloggio materiali e strutture in grado di garantire l’accoglienza ai bambini e il proseguimento di alcune attività, in modo da concludere il previsto periodo di apertura del Centro fino al 30 giugno. I bambini del centro saranno per ora ospitati a pranzo nel ristorante “La Lanterna di Diogene”, che fa parte sempre del centro e si trova a Solara. Emma spiega come i bambini si sarebbero sentiti ulteriormente spaesati a lasciare un luogo conosciuto per recarsi nelle tendopoli organizzate altrove; per questo è stato deciso di ospitarne le attività in giardino, in tende improvvisate: «Non potevamo recarci nelle tendopoli, non sarebbe stata una situazione gestibile con i bambini. Sono molto spaventati, vanno sostenuti e incoraggiato, e devono mantenere il più possibile una situazione normale. È assolutamente necessario evitare che i nostri ospiti possano avere crolli mentali dovuti alla situazione, che è davvero pesante»
La difficoltà più grave si avrà a settembre e con l’arrivo della stagione autunnale. Le poche strutture rimaste indenni non permettono un’attività minima sufficiente, anche in relazione ad esigenze di base come la preparazione dei pasti, l’uso dei bagni, l’allestimento di qualche laboratorio.
Il Centro si autofinanzia anche grazie alla coltivazione e alla vendita di prodotti del territorio – vino e aceto balsamico tradizionale di Modena, alla cui preparazione partecipano anche i bambini, soprattutto nella fase della vendemmia e della pigiatura dell’uva.
Per maggiori informazioni visitate il sito de La lucciola, dove potete trovare anche un “diario online” dei giorni successivi il terremoto. www.lalucciola.org
Il progetto
Con l’ausilio della protezione civile il personale della struttura sta ancora valutando i danni, che comunque appaiono essere assai ingenti e tali da compromettere il corso delle attività per un periodo molto lungo in attesa della ricostruzione, che richiederà comunque somme considerevoli.
Il denaro raccolto servirà quindi ad allestire una struttura provvisoria in cui i bambini possano proseguire laboratori e terapie in tutta sicurezza, e principalmente una cucina, una sala per il pranzo e per le terapie, due laboratori e servizi igienici. Il progetto per l’allestimento di queste strutture verrà completato una volta terminata l’analisi dei bisogni, quindi avremo a disposizione informazioni precise circa i dettagli della struttura che andremo a ricostruire. E’ stato deciso di costruire due prefabbricati in legno dal costo totale di 85000 Euro.
Il progetto prevede quindi la realizzazione di strutture che comprendano:
La cucina, che consentirà la preparazione di circa 50 pasti al giorno per personale e bambini;
La sala da pranzo, che fungerà anche da luogo di riunione e per le sedute di terapia;
Uno spazio per i laboratori, munito di lavandini per le attività, collegato alla sala da pranzo con una tettoia dove poter lavorare fuori ma al coperto;
Due laboratori muniti di lavandino;
Ripostiglio per conservare gli attrezzi e dispensa.
La situazione al 30 giugno 2012
[emilia]
Il tuo contributo per i bambini de La Lucciola
Aiutaci a far sì che i bambini de La Lucciola continuino ad avere l’assistenza e le cure di cui hanno bisogno:
– con un versamento su bollettino postale, c/c n. 14301527 intestato a Oxfam Italia
– con un bonifico bancario sul conto n. 000000102000 di Banca Etica (ABI 05018, CAB 02800) intestato a Oxfam Italia (IBAN IT03Y0501802800000000102000)
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– chiamando il numero verde 800 99 13 99