8 Ottobre 2021

OLTRE 143 MILA VITTIME IN YEMEN, MA L’ONU NON RINNOVA IL MONITORAGGIO SULLE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI

 

A sei anni esatti dall’inizio del conflitto, uno dei più sanguinosi della storia recente con circa 250 mila vittime, lo Yemen è preda di una vera catastrofe umanitaria.La decisione assunta ieri, nonostante il voto favorevole al rinnovo dell’Italia, mette ancora più a rischio il futuro di un popolo che sta affrontando la più grave catastrofe umanitaria al mondo.

La decisione assunta ieri dalle Nazioni Unite di non rinnovare il monitoraggio sulla violazione dei diritti umani in Yemen, da parte del Gruppo di Eminenti Esperti (GEE) che stava seguendo la crisi, è inaccettabile.

E’ la denuncia lanciata oggi da Oxfam, di fronte a quella che è una vera e propria catastrofe umanitaria. 

“Siamo di fronte alla più grave emergenza al mondo, generata da un conflitto atroce che in quasi 7 anni ha già causato oltre 143 mila vittime, con 1 persona su 8 in tutto il paese che non ha una casa a cui tornare. La popolazione sta affrontando un aumento esponenziale dei contagi da Covid19 ma per il 99% non è vaccinata, mentre metà delle strutture sanitarie sono distrutte – ha detto Paolo Pezzati, policy advisor per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia – In questo momento 20 milioni di persone, il 66% della popolazione, dipendono dagli aiuti per sopravvivere; 16 milioni soffrono di insicurezza alimentare e in 50 mila si trovano in condizioni di carestia; oltre quattro milioni di yemeniti sono stati sfollati dall’inizio del conflitto e due milioni vivono solo a Marib, attualmente luogo di aspri combattimenti. Inoltre le condizioni nei campi sono terribili, molte persone non hanno accesso ad acqua pulita, servizi igienici e assistenza sanitaria”.

Case, scuole e ospedali sono stati ripetutamente danneggiati e distrutti. Il monitoraggio dei diritti umani è perciò essenziale in un paese in cui le atrocità vengono commesse da più parti. La rimozione di questo controllo apre la strada a ulteriori abusi da compiere impunemente. Per gli yemeniti questo significa più violenza, più paura e ancora meno speranza. – continua Pezzati –. Il mondo non può chiudere gli occhi sulla sofferenza dello Yemen. Bene l’Italia con il suo voto favorevole al rinnovo della missione del Gruppo di Esperti, ma ci troviamo di fronte ad un fatto gravissimo”.

La risposta di Oxfam al fianco del popolo yemenita

Dal luglio 2015, Oxfam ha soccorso oltre 3 milioni di yemeniti. Dalla conferma dei primi casi di Coronavirus ha rafforzato il proprio intervento per rispondere alla pandemia, distribuendo kit igienico-sanitari e acqua pulita nei campi profughi. Ha realizzato campagne di sensibilizzazione sulle norme di prevenzione del contagio tra la popolazione, collaborato con le autorità sanitarie, per prevenire e limitare la seconda ondata di contagi. Per rispondere all’emergenza alimentare, sta soccorrendo centinaia di migliaia yemeniti con voucher per l’acquisto di cibo, e offerte di lavoro per la riabilitazione di infrastrutture idriche e stradali, rimaste distrutte nel conflitto. Allo stesso tempo è al lavoro con 4 organizzazioni locali, per migliorane servizi utili e prevenire episodi di abusi e violenze sulle donne, aumentati del 63% negli ultimi due anni.

 

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