25 Febbraio 2019

Sud Sudan, la generazione perduta delle spose bambine

 

Cresce il numero di matrimoni precoci

3 ragazze su 4 non vanno a scuola quasi sempre a causa di matrimoni precociIl Sud Sudan oggi è un paese devastato, con livelli di povertà altissimi e un tasso di istruzione femminile quasi inesistente: 3 ragazze su 4 non vanno a scuola quasi sempre a causa di matrimoni precoci.

Il matrimonio infantile è ancora influenzato dalle tradizioni, ma le famiglie testimoniano che i principali fattori sono la povertà e la fame, alimentate da cinque anni di conflitto.

Per poter sopravvivere molti genitori fanno sposare le loro figlie anche giovanissime, negando loro così il diritto di scegliere come vivere le loro vite.

Se gli sforzi per mettere fine ai matrimoni precoci in Sud Sudan non saranno intensificati, un’altra intera generazione di ragazze non potrà andare a scuola, dovrà affrontare enormi rischi per la salute durante il parto e sarà esposta a violenze e abusi.

Sono tantissimi anche i rischi per la salute

Le spose bambine hanno maggiori rischi di complicazioni o morte durante la gravidanza e il parto in un paese in cui il tasso di mortalità materna è uno dei più alti del mondo. Una prassi che espone inevitabilmente le ragazze al rischio di violenze e abusi fisici e psicologici, anche  dentro le mura domestiche.

L’84% delle donne e ragazze sposate intervistate dal team di Oxfam a Nyal, nel nuovo report “Born to be married”diffuso oggi, ha dichiarato di aver avuto esperienza o aver assistito a violenze sessuali tra marito e moglie.

Nella città di Nyal, nel nord del Paese, il 70% delle ragazze sono state costrette a sposarsi prima dei 18 anni, mentre una bambina su dieci addirittura prima dei 15 anni. Un aumento esponenziale rispetto ai livelli pre-conflitto, che vedevano un tasso di matrimoni precoci del 45% su media nazionale.

Dall’emancipazione delle donne dipende una parte essenziale del futuro del Sud Sudan

Il matrimonio infantile è un problema endemico in Sud Sudan e il Governo ha sviluppato un piano a lungo termine per mettervi fine, mentre le organizzazioni che nel Paese si battono per i diritti delle donne, stanno facendo pressione sulla politica per ottenere un cambiamento reale.

Affrontare il matrimonio infantile significa proteggere una delle fasce più vulnerabili della popolazione.

Per questo Oxfam chiede al Governo del Sud Sudan di intervenire al più presto per porre fine ad una pratica che nega i diritti umani fondamentali a milioni di bambine e ragazze.

Chiediamo inoltre ai donatori internazionali e alle agenzie umanitarie di indirizzare maggiori finanziamenti a interventi che, assieme alle comunità locali, aiutino a combattere la violenza di genere e il matrimonio infantile, a partire dal potenziamento della attività educative e di sensibilizzazione sul fenomeno tra la popolazione.

Le ragazze a Nyal, come nel resto del Sud Sudan, vogliono andare a scuola, giocare, imparare e fare la differenza nella loro comunità, ma per farlo hanno bisogno del sostegno delle istituzioni, dei donatori internazionali e delle agenzie umanitarie.

 

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