16 Dicembre 2015

“Un tempo nuovo”, 5° Rapporto sull’immigrazione ad Arezzo

 

Il “Quinto Rapporto sull’immigrazione e i processi di inclusione in Provincia di Arezzo: Un tempo nuovo”, realizzato da Oxfam Italia e Provincia di Arezzo, fotografa un quadro in rapida evoluzione, che sarà presentato giovedì 17 dicembre dalle 9 alla Casa delle Culture (Piazza Fanfani, Arezzo).


Negli ultimi 15 anni la popolazione straniera nella Provincia di Arezzo è più che triplicata –  passando da 11.626 stranieri nel 2000 a 37.786 nel 2015 – con la presenza di ben 134 differenti nazionalità. Una presenza che si attesta intorno all’11% della popolazione e che conferma le comunità rumena e albanese come maggioritarie.


Nonostante la crisi, cresce inoltre l’impatto economico degli stranieri. In provincia di Arezzo il 13,2% delle aziende individuali sono a titolarità straniera. Tra i settori dove si registra una maggiore presenza le costruzioni, il manifatturiero, la ristorazione e il commercio.
In netto aumento anche il valore delle rimesse, ovvero il risparmio che i cittadini stranieri inviano ai familiari nel paese di origine. A livello regionale, Arezzo si colloca nella fascia medio-alta tra le province toscane considerando che nel 2014 le rimesse hanno raggiunto i 34,3 milioni di euro, (con un aumento del 5,6% rispetto al 2013) superata da Firenze, con 207,4 milioni di euro, Prato con 162,1 milioni di euro, e Pisa con 47,5 milioni di euro di rimesse.


Siamo particolarmente contenti di poter presentare alla cittadinanza e alle istituzioni i risultati di un’analisi così ricca e dettagliata. L’ambito della ricerca rappresenta per Oxfam un ponte tra le attività di studio da una parte, e i decisori politici, gli operatori ai vari livelli e l’opinione pubblica, dall’altra. – afferma il direttore dei Programmi in Italia di Oxfam, Alessandro Bechini Oxfam è al lavoro in Toscana per l’accoglienza di oltre 130 migranti nelle province di Arezzo e Firenze, cercando di promuovere un modello di accoglienza diffuso, in cui chi scappa da guerre, fame e persecuzioni possa essere accompagnato nel miglior modo possibile nel percorso di integrazione. Un elemento che riteniamo centrale per la creazione di un buon sistema di accoglienza”.


I dati dell’osservatorio politiche sociali della Provincia rappresentano anche un esempio di buone pratiche a livello regionale, come sottolinea la Vice Presidente della Provincia Eleonora Ducci:
Arezzo e Prato sono le uniche realtà della Toscana che hanno, all’interno dell’osservatorio politiche sociali, una sezione dedicata all’immigrazione. Questo contributo di conoscenza è stato fondamentale in questi anni per orientare al meglio le scelte di programmazione di politiche e servizi su questa materia e auspico quindi che questa esperienza, nel passaggio alla Regione delle competenze dal primo gennaio 2016, possa rappresentare un punto di riferimento per un’area più vasta quale l’intera Toscana Sud”.


Il convegno sarà coordinato dal Direttore dei Programmi in Italia di Oxfam, Alessandro Bechini e si incentrerà sull’evoluzione del fenomeno migratorio in Italia e sulle prospettive di sviluppo della Sezione Immigrazione dell’Osservatorio Politiche Sociali della Provincia di Arezzo.
Due temi sui cui interverranno il professor Maurizio Ambrosini dell’Università Statale di Milano e Alessandro Salvi della Regione Toscana.
A ripercorrere i 15 anni di studi condotti dalla Sezione Immigrazione, saranno invece Marco La Mastra dell’Osservatorio Politiche sociali della Provincia di Arezzo e Lorenzo Luatti di Oxfam Italia, coautori del rapporto.
Nel corso del convegno – che si aprirà con i saluti della senatrice Donella Mattesini, del Prefetto di Arezzo, Alessandra Guidi, della Vice Presidente della Provincia di Arezzo, Eleonora Ducci e dell’Assessore all’integrazione del Comune di Arezzo Barbara Magi – sarà inoltre illustrata un’analisi del sistema di accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo. Giovanna Tizzi di Oxfam Italia, Luca Raffini dell’Università di Genova e Fabio Berti dell’Università di Siena esporranno infatti i risultati di un’analisi condotta su tre diversi sistemi di accoglienza per richiedenti asilo realizzati in diverse aree della nostra penisola.

 

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