Crisi siriana: la risposta di Oxfam
La guerra in Siria è tra le maggiori crisi umanitarie degli ultimi decenni. Oxfam ha fatto e continua a fare pressione alla comunità internazionale e ai governi perché garantiscano i finanziamenti promessi e si impegnino per raggiungere la pace.
Cosa fa Oxfam Italia
- Distribuzione voucher per acquisto di cibo e kit igienici
- Contribuendo al pagamento dell’affitto
Oxfam Italia inoltre, insieme al partner CJC (Children of al Jaleel Center) lavora in due centri, uno nel campo palestinese di Wavel, presso la città di Baalbeck, e uno a Taalabaya, nella zona di West Beqaa, per sostenere l’accesso per bambini e bambine, rifugiati e non, a spazi di crescita protetti in cui esercitare il diritto al gioco e allo studio. In particolare, si vuole sostenere l’organizzazione di attività educative informali e classi di recupero (arabo, matematica, inglese, informatica) per i bambini a rischio di uscire dal sistema scolastico o che non frequentano la scuola; garantire l’offerta di attività ricreative, culturali, sportive, attrezzando e ristrutturando i locali; assicurare servizi psicosociali per i bambini e le bambine maggiormente a rischio; favorire il contatto fra le comunità libanesi, palestinesi e siriane.
Cosa fa la confederazione Oxfam
Sono state costruite docce e bagni nei campi profughi, negli insediamenti informali, nel deserto lungo le via di fuga ed infine riparati o costruiti nuovi servizi igienici nelle zone delle città dove i rifugiati hanno trovato alloggio.
Oxfam inoltre fa pressione perché si arrivi al cessate il fuoco, perché vi sia la possibilità di ingresso in sicurezza di operatori umanitari sul territorio siriano e il blocco delle forniture di armi verso le parti in conflitto.