In Yemen, essere donna significa affrontare ogni giorno un intreccio di crisi umanitarie, violenza armata e disuguaglianze sociali. A quasi un decennio dall’inizio del conflitto, le donne yemenite sono tra le principali vittime, ma anche tra le protagoniste di una silenziosa resilienza. Tra matrimoni forzati, sfollamenti e fame, sopravvivono e si prendono cura delle loro famiglie. Questo articolo esplora il loro ruolo, le sfide quotidiane e le iniziative di supporto attivate da Oxfam per offrire nuove opportunità.
Qual è la situazione in Yemen?
Il conflitto yemenita, esploso nel 2015, ha causato una delle peggiori crisi umanitarie del mondo. Oltre 100.000 persone sono morte, 20.000 solo nel primo anno, in gran parte civili uccisi da attacchi aerei. Le infrastrutture sanitarie sono al collasso: solo il 50% degli ospedali è operativo, con gravi difficoltà. Più di 4 milioni di bambini hanno perso l’accesso all’istruzione e 2.500 scuole sono state distrutte o riconvertite in rifugi per sfollati. La mancanza d’acqua potabile e di cure essenziali continua a peggiorare la condizione generale del Paese.
Come vivono le donne dello Yemen
Le donne e le bambine pagano il prezzo più alto. Nel 67% dei casi, le vittime civili degli attacchi aerei della Coalizione saudita sono donne o bambini (Oxfam, 2019). Il 76% degli sfollati sono donne e minori. In un caso su cinque si tratta di ragazze sotto i 18 anni, spesso responsabili dell’intera famiglia. Oltre il 66% delle adolescenti è costretto a matrimoni precoci, una scelta disperata per ridurre le bocche da sfamare o garantire cure mediche a familiari feriti. Le testimonianze raccolte da Oxfam parlano di infanzie spezzate e vite sacrificate, come quella di Malak, 13 anni, costretta a sposarsi per comprare una protesi al fratellino mutilato.

Meno libertà, più responsabilità
La guerra ha anche invertito la rotta dei progressi ottenuti nel decennio precedente rispetto all’istruzione femminile. Nel 2013, solo il 53% delle donne yemenite era alfabetizzato e già nel 2015 si è registrato un aumento del 66% delle ragazze che hanno abbandonato la scuola a causa del conflitto. Le donne hanno visto la loro libertà di movimento ridursi progressivamente a causa della diffusione di idee religiose più conservatrici. Contestualmente, sta diventando sempre più comune la figura del mahram, un tutore di sesso maschile, che accompagna una donna quando deve uscire di casa. Una tendenza paradossale se si pensa che le donne yemenite dall’inizio del conflitto hanno cominciato ad assumere ruoli tradizionalmente ricoperti da uomini, dal momento che molti di loro sono stati uccisi, feriti, oppure scomparsi o hanno perso il lavoro. Ma ora devono assumersi il doppio carico di provvedere al fabbisogno familiare lavorando e allo stesso tempo svolgendo il ruolo di cura imposto dalla società. Intanto, dopo 10 anni, il conflitto in Yemen continua con dinamiche nuove e sempre più globali.

Cosa fa Oxfam per le donne nello Yemen
Oxfam è attiva in Yemen dal 2015 e ha raggiunto oltre 3 milioni di persone. Per le donne, l’organizzazione ha attivato programmi specifici volti a garantire dignità e protezione. Offre accesso ad acqua potabile, distribuisce kit igienici, promuove campagne contro gli abusi e sostiene economicamente le famiglie guidate da donne. Queste iniziative mirano non solo a rispondere all’emergenza, ma anche a favorire l’empowerment femminile. Oxfam collabora inoltre con organizzazioni locali per rafforzare i servizi di prevenzione e risposta alle violenze di genere. Nei campi profughi, progetta spazi sicuri per donne e bambine, dove possono ricevere assistenza psicologica e supporto legale. Vuoi aiutare le donne dello Yemen a ricostruire il proprio futuro?
Anche una piccola donazione può fare la differenza.







