L’Africa è un continente ricco di culture, risorse naturali e storia, ma anche segnato da numerosi conflitti armati. Alcune guerre sono note a livello internazionale, altre restano nell’ombra, dimenticate dai media ma devastanti per le popolazioni locali. Le guerre in Africa non sono eventi isolati: spesso affondano le radici in eredità coloniali, competizioni etniche, dispute territoriali, crisi climatiche e sfruttamento delle risorse. Questo articolo vuole offrire una panoramica aggiornata sulle guerre in corso nel continente, analizzando cause, conseguenze e possibilità di costruzione della pace, con uno sguardo particolare sul lavoro di Oxfam nei contesti più critici.

Quali conflitti ci sono attualmente in Africa?
Secondo i dati aggiornati agli ultimi mesi del 2025 sono attivi oltre 30 conflitti nel continente africano, con livelli di intensità diversi. I più gravi potrebbero essere:
- Repubblica Democratica del Congo (RDC): scontri tra forze governative e gruppi armati (come il M23), violenze di matrice etnica e dispute territoriali, in particolare nella regione del Nord Kivu. I civili sono le prime vittime: oltre 7 milioni di persone risultano sfollate interne e circa 25 milioni necessitano di aiuti umanitari.
- Sudan e Sud Sudan: nel silenzio globale il Sudan vive una delle più grandi emergenze umanitarie tra guerre civili, scontri intercomunitari, colpi di stato e conflitti per il controllo di risorse naturali.
- Somalia: presenza di milizie jihadiste (al-Shabaab), instabilità politica e impatti gravi del cambiamento climatico.
- Etiopia: conflitto nel Tigray, poi esteso ad Amhara e Oromia, con pesanti ripercussioni su popolazione civile e sfollati.
- Il Sahel è la fascia di territorio che attraversa l’Africa da ovest a est e si trova tra il deserto del Sahara a nord e la savana a sud. Comprende diversi paesi tra cui Burkina Faso, Mali e Niger dove troviamo azioni di terrorismo, colpi di stato e crisi istituzionali che rendono instabili intere fasce del territorio.
- Mozambico: gruppi armati legati all’estremismo islamista provocano sfollamenti e crisi umanitaria.
Questi conflitti si sviluppano in contesti dove lo Stato è debole e i cittadini non hanno accesso a diritti fondamentali.

Le maggiori problematiche in Africa
Le guerre in Africa sono spesso legate a una combinazione di fattori:
- Interessi internazionali per le risorse: la gestione di terre coltivabili, giacimenti minerari e fonti d’acqua sono spesso al centro delle guerre e si innestano su una forte eredità di controllo coloniale.
- Assenza di governance e istituzioni deboli: colpi di stato e instabilità rendono impossibile costruire percorsi di pace e democrazia duraturi.
- Conflitti etnici e religiosi: spesso alimentati da élite politiche o interessi esterni, trasformano la diversità culturale in una leva di divisione e violenza.
- Povertà strutturale: milioni di persone vivono sotto la soglia di povertà, senza accesso a servizi essenziali, aggravando la vulnerabilità in tempi di guerra.
- Crisi climatica: la scarsità d’acqua e le carestie amplificano le tensioni e causano nuovi spostamenti forzati. Oxfam ha documentato nel 2024 che eventi climatici estremi come siccità e inondazioni colpiscono oltre 116 milioni di persone tra Africa orientale e meridionale.
In quali paesi in Africa è presente Oxfam e come interviene?
Oxfam opera in oltre 20 paesi africani, con interventi specifici in molte delle aree colpite da conflitti. Alcuni esempi:
- Repubblica Democratica del Congo: fornitura di acqua potabile, aiuti alimentari, supporto psicologico, sostegno ai mezzi di sussistenza. L’organizzazione denuncia anche le violenze di genere nei campi sfollati.
- Etiopia e Somalia: risposta umanitaria alla crisi climatica, distribuzione di acqua, kit igienici e sostegno agli agricoltori colpiti dalla siccità.
- Sud Sudan: protezione dei civili, assistenza alle donne e bambine sfollate, promozione della giustizia di genere.
- Mozambico: assistenza a comunità sfollate a causa del conflitto armato, ricostruzione di infrastrutture e distribuzione di beni essenziali.
- Sahel: progetti per la resilienza climatica, mediazione dei conflitti locali, aiuti alimentari e sostegno alla pace.
In ogni intervento Oxfam collabora con le comunità locali, le autorità e i partner umanitari per rispondere ai bisogni urgenti ma anche per costruire un futuro più stabile.

Conclusione: come sostenere il lavoro di Oxfam
La pace in ogni parte del continente Africano che vive male non può essere costruita senza giustizia, accesso ai diritti e interventi internazionali solidali. Le guerre distruggono vite, economie e generazioni intere. Ma ogni contributo può fare la differenza. Sostenere Oxfam significa:
- garantire acqua potabile e cibo a chi fugge dai conflitti,
- offrire supporto psicologico a donne e bambini vittime di violenze,
- finanziare iniziative di pace e giustizia climatica,
- difendere i diritti umani nei contesti più dimenticati.
Unisciti alla lotta contro la povertà, le disuguaglianze e la violenza. Insieme possiamo costruire un futuro di pace anche nei luoghi più fragili del mondo.







