17 Settembre 2015

Il nostro lavoro a fianco dei richiedenti asilo in Italia

 
Richiedenti asilo a Lampedusa

La situazione a cui siamo di fronte, che spinge migliaia di disperati a lasciare le proprie case e i propri affetti in cerca di un futuro e di speranza non è solo un “problema europeo”, ma è conseguenza di una vera e propria tragedia umanitaria che coinvolge più paesi e più zone del mondo. Le persone che continuano a sbarcare sulle nostre coste o che percorrono la rotta balcanica sono le stesse che Oxfam aiuta intervenendo in Siria, in Libano come in Sud Sudan. Persone che hanno bisogno del nostro aiuto. Ovunque si trovino.

La nostra risposta non si concentra unicamente nel provvedere ai bisogni essenziali delle vittime, ma ha l’obiettivo di garantire quei cambiamenti strutturali che permettano di risolvere alla radice le cause delle crisi.

I programmi in Italia

Oxfam provvede a garantire assistenza e alloggio direttamente a richiedenti asilo e rifugiati in Toscana dal 2011, quando il Governo Italiano ha dichiarato lo stato di emergenza a causa di massicci afflussi di persone provenienti dai Paesi del Nord Africa a seguito di una serie di manifestazioni e proteste. Fin dall’inizio della sua attività, Oxfam ha lavorato con circa 450 persone, provenienti da vari paesi.
La maggior parte di loro sono uomini. Nel corso degli ultimi mesi, Oxfam Italia ha iniziato ad accogliere, in unità indipendenti, anche donne che viaggiano sole e minori non accompagnati.
A settembre 2015, ospitiamo 142 richiedenti asilo di varie nazionalità.
Le strutture Oxfam, che rientrano nel quadro nazionale dei “Centri di Accoglienza Straordinaria” (CAS) finanziati dal Ministero degli Interni tramite le Prefetture territoriali, si trovano in Toscana (Arezzo, Firenze, San Casciano, Vicchio). I richiedenti asilo sono alloggiati in appartamenti (2/4/6 persone) e in un edificio più grande (un ex hotel), che ospita 35 persone in camere doppie.

Oxfam garantisce servizi di prima accoglienza (Ricevimento delle persone al punto di incontro – generalmente caselli autostradali dove i richiedenti asilo sono condotti dai rappresentanti delle forze dell’ordine subito dopo averli intercettati ai punti di sbarco, fornitura di cibo, vestiti, scarpe, kit per l’igiene personale, condivisione delle regole abitative, raccolta dati anagrafici); supporto amministrativo (inoltro della domanda di asilo, registrazione al servizio sanitario nazionale); supporto legale (Preparazione del colloquio con la Commissione del Ministero dell’Interno, raccolta di informazioni rilevanti al fine di chiedere la protezione internazionale); corsi di lingua; orientamento ai servizi sociali – sanitari; formazione professionale in casi specifici; attività di integrazione e dialogo con le comunità di accoglienza; attività per il tempo libero; volontariato.

Dal 1 settembre Oxfam lavora sulle coste della Sicilia orientale in collaborazione con partner e organizzazioni locali selezionati, per rafforzare le loro capacità di risposta all’emergenza e potenziare le attività in corso. Il programma finanziato ha due obiettivi principali:
– Fornire assistenza legale e psicologica ai richiedenti asilo ospitati nei CAS
– Ampliare un’esperienza innovativa – già sperimentata in Toscana nelle scuole – di tutoraggio dei minori non accompagnati ospitati in centri per minori, per dar loro assistenza legale nella richiesta di asilo e un riferimento psicologico.

Oxfam fa inoltre pressione sui responsabili delle istituzioni e ai Ministri Europei di agire per salvare le vite, condividendo questa responsabilità su basi eque tra tutti gli stati membri, dimostrando la stessa solidarietà che i cittadini italiani ed europei stanno dimostrando non solo in queste ultime settimane.

COSA POTREMMO FARE CON MAGGIORI FONDI A DISPOSIZIONE?

C’è assoluto bisogno di incrementare le attività di accoglienza e integrazione a livello regionale e nazionale, per rispondere alle esigenze e ai bisogni dei richiedenti asilo e allo stesso tempo della comunità ospitante nei confronti di futuri nuovi cittadini, affiancando ad esempio servizi di assistenza psicologica dedicata o specifica per certe categorie. In particolare, in Sicilia maggiori fondi permetterebbero di ampliare l’assistenza nei CAS, fornendo assistenza sanitaria e psicologica attraverso partner specializzati; essere presenti nei porti di sbarco (come Lampedusa) per fare distribuzione di coperte, kit igienici, vestiti e materiale di prima necessità; rispondere ai bisogni primari di coloro i quali chiedono asilo già dall’azione di salvataggio in mare.

L’appello lanciato da Winnie Byanyima, direttrice esecutiva di Oxfam International (La Stampa):

“Alla fine del 2014, secondo l’Onu, 59,9 milioni di persone sono fuggite dalle loro case, il più alto numero dalla Seconda Guerra Mondiale. Lavorando in 9 dei 10 Paesi dai quali i profughi provengono, Oxfam conosce i loro punti di partenza e di arrivo, ne segue le rotte. Ci rende testimoni diretti di queste terribili tragedie umane che ogni giorno spingono le persone all’esilio. La priorità delle politiche migratorie in UE deve essere quella di salvare e proteggere vite umane, non importa da dove arrivino e perché. Crediamo che l’Europa debba assicurare i bisogni umanitari e il rispetto dei diritti dei rifugiati, come quelli di tutti i migranti. Ora c’è bisogno di solidarietà e per questo rivolgiamo un appello alle società civili di tutto il mondo, affinché sia restituita umanità e dignità ai migranti. Dobbiamo condividere le loro storie, promuovere campagne, rimanere saldi nella convinzione che il valore e la difesa della vita umana vengono prima di tutto”.


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I LUOGHI COMUNI DA SFATARE QUANDO PARLIAMO DI IMMIGRAZIONE – di UMBERTO DE GIOVANNANGELI esperto di temi internazionali, consulente Oxfam


Interviste ai richiedenti asilo ospitati in Toscana – Demba

Video con testimonianze di alcuni dei richiedenti asilo in Italia e all’estero

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