Oggi l’1% più ricco della popolazione mondiale possiede più risorse del restante 99%. Questo squilibrio è insostenibile: non solo alimenta ingiustizia, ma impedisce di affrontare sfide globali come il cambiamento climatico o la povertà. L’Obiettivo 10 dell’Agenda 2030 mira a ridurre le disuguaglianze all’interno dei singoli Stati e tra Paesi diversi. Tra i suoi punti chiave troviamo l’aumento del reddito dei più poveri, il rafforzamento della rappresentanza politica delle minoranze, fino alla riduzione dei costi delle rimesse internazionali. Ma è davvero possibile costruire società più giuste?
Che cosa si intende per disuguaglianza globale?
Quando parliamo di disuguaglianza globale parliamo di possibilità di vita. Il termine, infatti, si riferisce alle enormi differenze tra ricchi e poveri nel mondo in termini di reddito, accesso a istruzione, sanità, diritti e opportunità. Questo tipo di disuguaglianze si manifesta su scala locale e internazionale, colpendo in modo sproporzionato donne, bambini, minoranze etniche e popolazioni del Sud globale. Se guardiamo il mondo dal nostro punto di vista, la disuguaglianza è anche locale e presente nel contesto in cui abitiamo.
![Munni lavora in una piantagione di tè e guadagna solo 170 taka [2,30 dollari australiani] al giorno. Deve chiedere prestiti per fare la spesa e poi fa fatica a ripagarli. Credit: Fabeha Monir/Oxfam](https://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2025/05/Oxfam-Disuguaglianze-in-Bangladesh.jpg)
Quali sono le cause delle disuguaglianze?
Disuguaglianza e ricchezza sono due facce della stessa medaglia perché la concentrazione estrema della ricchezza è alimentata da un sistema economico che favorisce pochi a discapito di molti. Le principali cause delle disuguaglianze sono:
- politiche fiscali ingiuste
- evasione ed elusione fiscale
- deregolamentazione finanziaria
- sfruttamento delle risorse naturali
- mancanza di accesso ai servizi pubblici.
Come spiegare l’obiettivo 10 ai bambini
Se, per motivi professionali o personali, hai bisogno di spiegare questo specifico Obiettivo dell’agenda 2030 a un gruppo di bambini, potresti dire che l’obiettivo 10 serve a far sì che tutte le persone nel mondo abbiano le stesse possibilità: andare a scuola, vivere in una casa sicura, curarsi quando sono malate. Oggi non è così, e dobbiamo impegnarci tutti per cambiare questa ingiustizia. Gli strumenti sono tanti.

Il ruolo del fisco nella lotta alle disuguaglianze
Il fisco può diventare uno strumento di equità sociale. Nell’ambito dell’agenda internazionale Tax the rich, la campagna “La Grande Ricchezza” ha raccolto oltre 357.000 firme in Europa a favore di un’imposta sui grandi patrimoni, mostrando che la volontà popolare esiste, anche se spesso inascoltata. L’obiettivo è rendere più giusto il carico fiscale, eliminare i regimi di favore e utilizzare le risorse per finanziare sanità, istruzione e transizione ecologica. La cooperazione economica internazionale è essenziale per impedire che la ricchezza venga nascosta nei paradisi fiscali e per sostenere sistemi fiscali giusti. Su questo tema, c’è un’iniziativa delle Nazioni Unite in corso dal 16 agosto 2024 per riformare il sistema fiscale internazionale. I negoziati ONU per una convenzione sulla cooperazione fiscale globale dovrebbero entrare nel vivo nel 2025 e sono un passo importante per costruire una governance economica più equa. Come si legge su Valori: «Il testo lavora quindi nella prospettiva che le somme strappate ai paradisi fiscali possano generare tasse supplementari, soprattutto per i Paesi del Sud globale. Permettendo così di finanziare i progetti che rientrano negli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu. Ma la grande novità è che con il voto per un sistema fiscale mondiale si mette in discussione l’equilibrio di potere cui si era abituati finora».

Cosa possiamo fare noi per raggiungere gli obiettivi 2030?
Ridurre la disuguaglianza non è un atto di carità, ma di giustizia e buon senso. Emilia Romano, Presidente di Oxfam Italia ribadisce che “Le scelte economiche hanno effetti determinanti sulla politica e ciascuno di noi può fare la differenza. Non concetti astratti ma pratiche concrete sulle quali confrontarsi, reinventarsi per promuovere il cambiamento e fare la differenza. La disuguaglianza può essere combattuta nel mondo dell’impresa, della politica ma anche con la partecipazione di tutti i cittadini”. Gli strumenti sono tanti: possiamo firmare petizioni, sostenere organizzazioni come Oxfam, chiedere trasparenza sulle spese pubbliche e votare per chi propone politiche giuste.