18 Giugno 2012

Reportage da Rio, terza puntata

 
Conferenza di Rio sullo sviluppo sostenibile
Rio 2012

Continua il reportage di Elisa dalla Conferenza dell’ONU sullo sviluppo sostenibile di Rio de Janeiro con la terza puntata.

” Oggi a Rio è una giornata ‘invernale’: nuvole si addensano sul promontorio che domina Barra e anche un po’ su di noi, che ci aggiriamo nei corridoi di questo imponente spazio per conferenze abbastanza delusi, in cerca del “bel gioco” che invece tarda a palesarsi. Mentre aspetto che lo staff della security passi ai raggi x – per l’ennesima volta – lo zaino, la borsa, il pc ben separato da zaino e borsa, penso alla Conferenza di Rio del 1992 e a tutto quello che ne è nato – la Convenzione ONU sulla Biodiversità, quella sul cambiamento climatico, l’Agenda 21…
Ma dove è nata la Conferenza di Rio? Da un processo politico che è partito molti anni prima, proprio da Roma, con il Rapporto Brundtland . Già… gli anni settanta, la crisi economica, l’austerity. Già, la crisi economica, penso. Allora probabilmente è vero che le idee che cambiano il mondo nascono in momenti di crisi. Fino ad allora erano i dati di produzione dell’acciaio a essere presi a riferimento per misurare la “ricchezza”, dopo l’austerity è stato il PIL. Ora, alle prese con la crisi finanziaria, economica, sociale, ambientale chiediamo che a misurare la “ricchezza” sia un indice che misuri lo sviluppo umano sostenibile, il benessere, la felicità. Adesso che siamo al termine di dieci, quindici anni di sviluppo e crescita in molti paesi del mondo ci interroghiamo sui limiti della crescita, e su come raggiungere la prosperità nei limiti sociali e ambientali del pianeta.


Forse Rio +20 non offrirà al mondo risultati o soluzioni immediate, no. Ma quest’energia che si respira, da Barra de Tijuca a Copacabana, da Lapa a Flamengo, sotto le tende del People’s Summit come nelle hall degli alberghi di lusso, quest’interrogarsi sulle soluzioni possibili forse è il segnale di qualcosa che sta crescendo. Oggi – mentre il mondo, come Rio, è sotto le nubi di una giornata uggiosa, anche se non ce ne accorgiamo, stiamo seminando soluzioni e proposte che magari tra qualche anno, porteranno fiori e frutti”. 

Rio de Janeiro, Domenica 17 giugno 2012

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