13 Novembre 2018

Il Community Center di Arezzo e la sala intitolata ad Alessandra Appiano

 

Il Community Center di Arezzo

Il Community Center nasce per fornire un aiuto concreto e rispondere alle esigenze di chi si trova in situazioni di fragilitàDalla sua apertura lo scorso gennaio il Community Center di Arezzo, gestito da Oxfam Italia, grazie alla partnership con la Diaconia Valdese, ha risposto ad oltre 1250 richieste di orientamento, ascolto, consulenza e sostegno da parte di persone in difficoltà.

Un punto di riferimento, che sta vedendo una crescita mese dopo mese dell’affluenza di famiglie straniere e italiane da tutta la provincia, che necessitano di informazioni e orientamento perché hanno perso il lavoro, o hanno bisogno di un aiuto concreto per accedere ai servizi sociali ed educativi offerti dal territorio.

Molte delle richieste di aiuto, circa 1 su 3 arrivano da madri e donne in difficoltà. Nato per fornire un aiuto concreto e rispondere alle esigenze di chi si trova in situazioni di fragilità, il Community Center di Arezzo sta diventando così un vero e proprio osservatorio sulle “nuove povertà” in provincia.

I Community Center di Oxfam, aperti assieme alla Diaconia Valdese anche a Firenze, Torino, Milano e Catania, vogliono essere una risposta per chi si trova sull’orlo dell’esclusione sociale, di una povertà aggravata da un contesto di crescenti disuguaglianze economiche e sociali.

Sono centri di ascolto, rilevamento dei bisogni, orientamento e supporto a tutte quelle persone non ancora prese in carico dai servizi istituzionali, la cui situazione, senza un aiuto, è destinata ad aggravarsi e che invece è possibile aiutare concretamente. Combattere la disuguaglianza di opportunità e dare migliore accesso a servizi educativi, sanitari, sociali è cruciale per sconfiggere la povertà: possiamo farlo e dobbiamo farlo presto per uscire dalle situazioni di nuove povertà in casa nostra.

Crescono le richieste per servizi educativi e la ricerca di lavoro

Nei suoi primi 10 mesi di lavoro, il Community Center di Arezzo ha accolto e risposto ai bisogni e alle richieste di oltre 110 famiglieNei suoi primi 10 mesi di lavoro, il Community Center di Arezzo ha accolto e risposto ai bisogni e alle richieste di oltre 110 famiglie per facilitare l’accesso ai servizi educativi, come l’iscrizione a scuole, servizi per l’infanzia e orientamento ai percorsi formativi. A richiedere un sostegno per questo tipo di servizi sono soprattutto famiglie straniere, per la maggior parte di origine pakistana e bengalese, assieme a persone di origine straniera, nate in Italia, che richiedono assistenza per o la regolarizzazione o il rinnovo dei permessi di soggiorno o per l’ottenimento della cittadinanza. Sono molti infatti i ragazzi stranieri di seconda generazione che raggiunta la maggiore età si rivolgono al Community Center per avere informazioni sulla richiesta di cittadinanza al Comune o per il riconoscimento dei titoli di studio ottenuti all’estero.

Circa 150 sono infine le persone in difficoltà economica, che hanno chiesto aiuto e informazioni per la compilazione di richieste di sostegno, integrazione al reddito, rispetto alle opportunità offerte dal territorio. Non mancano poi anche i cittadini italiani che richiedono consulenze per la gestione dei servizi rivolti a cittadini stranieri, soprattutto datori di lavoro o proprietari di immobili.

Orari di apertura e contatti dello sportello di via Isonzo 28:

Lunedì e mercoledì dalle 9 alle 13 – Martedì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 19; mail [email protected] – tel.0575-902789

La sala formativa intitolata ad Alessandra Appiano

Una sala del Community Center, dove si svolgono attività di formazione e colloqui con i beneficiari più vulnerabili, è stata recentemente intitolata ad Alessandra Appiano, giornalista e scrittrice recentemente scomparsa, ambasciatrice di Oxfam da sempre al fianco delle donne e dei più deboli.  Alessandra ha conosciuto, raccontato e sostenuto negli ultimi anni il lavoro e l’impegno di Oxfam per sconfiggere la povertà in Italia e in alcuni dei Paesi più poveri del mondo.

Siamo felici di averle dedicato un luogo in cui ogni giorno vengono svolte concretamente attività, che discendono dai valori in cui lei ha sempre creduto.

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