Siamo arrivati qui insieme a migliaia di altre persone. Guardate la situazione in cui ci troviamo: abbiamo bisogno di tutto, dall’acqua agli articoli per l’igiene personale, soprattutto per le donne, fino al cibo. È una condizione estremamente umiliante. Qui siamo in 13
Salah si è rifugiato a Tripoli con la sua famiglia allargata, dopo essere fuggito dai bombardamenti dell’esercito israeliano a Beirut, in Libano. Come lui, quasi un milione e mezzo di persone sono sfollate in rifugi collettivi, sovraffollati e privi di servizi essenziali. In collaborazione con i partner sul campo, siamo in prima linea per portare loro aiuto.
Dall’8 ottobre 2024, oltre 3.100 persone sono state uccise e quasi 14 mila ferite negli attacchi dell’esercito israeliano nel Sud del Libano. Gli sfollati sono quasi un milione e mezzo, e decine di migliaia sono le abitazioni e le infrastrutture distrutte. Da fine settembre 2024, abbiamo garantito a oltre 25 mila persone acqua pulita, cibo, kit igienico sanitari e aiuti in denaro.
ACQUA E KIT IGIENICO SANITARI
L’afflusso degli sfollati si fa ogni giorno più intenso, e a questo corrisponde un peggioramento nei servizi idrici. I rischi per la salute pubblica sono evidenti, dato l’enorme numero di sfollati nei rifugi collettivi – scuole, edifici pubblici – che mancano di un numero adeguato di servizi igienico sanitari, docce e acqua pulita. La situazione dei rifugiati siriani negli accampamenti informali è inoltre ancora più grave, e in vista dell’inverno questi bisogni sono destinati ad aumentare.
Oltre 16 mila sfollati nei rifugi di Beirut, Monte Libano e nel Sud del paese hanno ricevuto acqua e kit igienico sanitari. Nella zona di Monte Libano distribuiamo quotidianamente acqua con le autobotti, sostenendo sei rifugi collettivi.
Per sopperire ai crescenti bisogni di energia, anche in vista dell’arrivo della stagione invernale, stiamo pianificando l’installazione di impianti per scaldare l’acqua alimentati a energia solare, che rimarranno a disposizione anche una volta conclusasi l’emergenza.
CIBO E BENI DI PRIMA NECESSITÁ
Solo nel mese di ottobre, insieme ai nostri partner di AICA, abbiamo distribuito due volte al giorno pasti caldi agli sfollati in dieci rifugi e scuole di Tripoli, per un totale di oltre 22 mila pasti. A Beirut abbiamo iniziato a distribuire aiuti in denaro a quattro comunità di migranti, in modo che possano acquistare cibo e beni di necessità. Attraverso il partner HELEM, i membri della comunità LGBTQI+.
ANCHE IL TUO CONTRIBUTO è VITALE
TU, in questo momento di grave emergenza, puoi fare la differenza tra la vita e la morte per le migliaia di persone che stanno cercando di mettersi in salvo. Questi civili innocenti stanno pagando il prezzo dei fallimenti dei leader globali.